Che emozione cenare in funivia
Sulle cabine della Alba-Col dei Rossi ostriche, baccalà e bollicine
CANAZEI. Singolare quanto affascinante “Chef per aria”, la cena sulla funifor Alba-Col dei Rossi consumata sere fa tra i 1.495 metri di Alba di Canazei e i 2.376 del Col dei Rossi. Nonostante qualche nuvola, i 72 partecipanti, specie i 38 che si sono imbarcati al primo turno nelle due cabine, attraversando una hall elegantemente addobbata, hanno potuto ammirare i paesi dell’alta Val di Fassa e le cime che la circondano, dal Sassolungo, al Sella da un lato, alla Marmolada con il lago Fedaia dall’altro, illuminati dagli ultimi raggi di sole. Una vista che, a differenza delle corse “normali”, è stata decisamente prolungata consentendo agli ospiti di vivere appieno il viaggio e di consumare un delizioso aperitivo a base di bollicine di montagna e finger food. Tra questi, spiccavano le ostriche su ghiaccio e leccornie a base di baccalà e spume di formaggi locali e funghi preparati da un gruppo di chef dell’associazione “Cheges de Fascia” che ha curato la gastronomia dell’intero evento.
Nel silenzio del tramonto, sull’altura della Doleda anche un gruppo di camosci è sbucato dagli alberi e ha attraversato una radura quasi a salutare gli ospiti, che in quell’insolito orario, hanno superato la località. Una volta giunti alla stazione a monte i commensali sono stati accolti da alcune “Vivenes” (fate delle leggende ladine) che sul punto panoramico sopra Canazei hanno fatto vivere loro un momento emozionante, tra la narrazione di una contìa (storia), inframezzata da canti in ladino e brevi danze accanto al fuoco di due bracieri. Una volta rientrati nelle cabine, i commensali hanno trovato ad attenderli una tavola perfettamente imbandita, alla quale si sono accomodati per gustare un ottimo “Stracotto di manzo, zucca, porcini e Fontal di Fassa”, mentre la notte calava sulla valle. Una volta scesi, gli ospiti hanno concluso la serata con un vasto assortimento di dessert, in una zona appositamente allestita con pannelli e luci ad hoc nella stazione dell’impianto, allietato dai brani dei “Sons of Light Choir”.(e.s.)