Cassa Rurale di Fiemme con un utile di 3 milioni
L’assemblea generale. Oggi alle 14,30 al Palafiemme l’appuntamento per gli oltre 7mila soci In approvazione il nuovo regolamento assembleare, in vista del 2020, per nominare il nuovo cda
Cavalese. Oggi, alle 14.30, prenderà il via al Palafiemme di Cavalese l’assemblea generale ordinaria dei soci della Cassa rurale di Fiemme. Oltre alla presentazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 l’assemblea è chiamata anche a deliberare in merito alla determinazione dei compensi ai componenti dell’Organismo di vigilanza e alla modifica al regolamento assembleare ed elettorale. Al termine l’Istituto di credito cooperativo di Fiemme con in testa il presidente Marco Misconel e il direttore generale Paolo Defrancesco provvederanno anche a consegnare i riconoscimenti speciali a ben 44 soci che hanno tagliato i l’ambito traguardo dei 50 anni di appartenenza alla Cassa. Ma è prevista anche la consegna di un riconoscimento particolare ai 5 soci che sono andati in pensione.
Soci in aumento
Dopo la fusione tra la Cassa rurale di Predazzo e quella di Cavalese la compagine sociale ora è rappresentata de ben 7.275 soci, con 289 nuovi ingressi.
Ma oltre al bilancio che si è chiuso con un utile di 3 milioni 50 mila 762 euro l’assemblea dovrà provvedere anche ad approvare il nuovo regolamento assembleare, in vista dell’assemblea elettiva del 2020, quando terminerà il periodo transitorio e verrà nominato il nuovo Consiglio di amministrazione.
“Piatto” ricco
Quello che verrà illustrato oggi è per altro il primo vero bilancio annuale dopo la fusione, visto che quello votato lo scorso anno era composto da 11 mesi di attività della Cassa rurale di Fiemme e di 1 solo mese di attività congiunta. Una Cassa Rurale dunque in buona salute e con ottime prospettive per il futuro.
Le masse amministrate dalla Val di Fiemme Cassa rurale nel 2018 sono state infatti pari 1,28 miliardi di euro, la raccolta complessiva, come si legge nel bilancio, costituita da 789 milioni di euro ha registrato una ricomposizione delle poste, con un travaso dal risparmio tradizionale al risparmio gestito.
Raccolta indiretta
La raccolta indiretta, nonostante l’andamento negativo dei mercati nel secondo semestre segna infatti una crescita del 2,5%, mentre la raccolta diretta subisce una contrazione pari al 2,5%. Ma assai consistente è stata la riduzione dei crediti deteriorati, cioè i prestiti che faticano a rientrare che al 31 dicembre 2018 ammontavano a 87 milioni di euro rispetto ai 124 del 2017.
Prestiti in aumento
Un segnale molto positivo è poi rappresentato, che denota una valle in ripresa, la crescita dei prestiti passati da 387 milioni a 405. Il patrimonio della Cassa è molto solido ed è pari a 92 milioni di euro, una solidità certificata anche dal Ceti pari al 13,35%, che a marzo 2019 è già salito al 18,80%.
Particolarmente significativo è anche il bilancio sociale che ha permesso di erogare alle associazioni della valle, per la cultura, per lo sport, per l’associazionismo e il sociale qualcosa come 400 mila euro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.