A Moena spariscono dalle tombe vasi, fiori, lumini e pure statuine 

Tante segnalazioni di furti al cimitero negli ultimi giorni Gli ignoti favoriti dall’assenza di illuminazione pubblica


di Gilberto Bonani


MOENA. Le segnalazioni sono sempre più numerose e lo sconforto cresce. Mani ignote rubano fiori, statuine e lumini dalle tombe. Il fenomeno è cresciuto in questo ultimo mese nell'approssimarsi della festa religiosa in cui i cristiani ricordano parenti e amici defunti. Non è tanto il valore economico del materiale asportato (anche se un lumino elettrico può arrivare a valere anche 60 euro) ma il fatto che ci sia una (o più persone) dedita a tale attività. Sono principalmente vasi di fiori, statuine e ceri a sparire dall'oggi al domani dalle tombe dei propri cari.

Saltuariamente qualche furto è stato segnalato nel tempo ma di norma nel periodo estivo.

Più a rischio sono le stelle alpine che probabilmente qualche ospite tende a cogliere come trofeo da mostrare in città magari raccontando di una (falsa) epica salita dolomitica.

Anni fa era stata rubata una pregevole “Pietà” in legno scolpita dall'artista Feliciano Costa “Parolot”. Noto mascheraio dagli anni ‘80, ha realizzato per l’Istituto Culturale Ladino di Fassa le migliori maschere nonché le riproduzioni di antichi modelli dei personaggi tradizionali del carnevale fassano.

Tornando all’attualità, con il passa parola i censiti di paese si stanno attivando per tenere d'occhio il camposanto e chi lo frequenta. Purtroppo la mancanza di illuminazione pubblica - causa la violenta ondata di maltempo - in questi ultimi giorni ha favorito chi si dedica a questa inverosimile attività.

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