Festivalmeteorologia: le previsioni meteo possono aiutare a contrastare i cambiamenti climatici
Il Festival di Rovereto si è aperto ieri, il meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso ha presentato i suoi nuovi libri. Oggi, venerdì 17 novembre, si continua con le sessioni scientifiche al Palazzetto dello Sport
ROVERETO. “La meteorologia e le previsioni meteorologiche possono prepararci ai cambiamenti climatici. Sono un fondamentale strumento di adattamento al cambiamento climatico”. Meteorologo, divulgatore ambientale, esperto di clima e scrittore, Luca Lombroso ha aperto il Festivalmeteorologia 2023 con la presentazione di due libri - “Attenti al meteo” e “Il tesoro sommerso” ieri a Palazzo Alberti Poja a Rovereto.
Un momento per riflettere su quelle che definisce le meteo bufale e per dare qualche indicazione su come difendersi dai “ciarlatani del meteo”.
Un tema questo divenuto centrale, afferma Lombroso, con il diffondersi di internet e ancor di più con l’esplosione dei social network. “L’informazione, la formazione, la professione possono aiutarci a capire chi è affidabile e chi non lo è. - ha spiegato Lombroso – Negli ultimi anni la situazione è un po’ migliorata. Circolano ancora meteo bufale, ma l'utente adesso è un po’ più scaltro. Rimane comunque un certo rumore di fondo in internet, che credo sia un po’ dappertutto. C'è un po’ la regola spietata di Google: se una parola fa audience, non citarla significa che l'utente non ti trova. Bisogna perciò trovare un equilibrio su cosa e come comunicare le previsioni meteo”.
Da qui l’importanza di una buona comunicazione che deve avere, per Lombroso, basi scientifiche. “Significa comunicare avendo presente chi è l'utente - aggiunge il meteorologo -. La comunicazione cambia a seconda che l'utente sia il pubblico generico, sia uno studioso di meteorologia, sia un alpinista o un ciclista”.
Ma la meteorologia e le previsioni meteo possono aiutare a prepararci agli impatti del cambiamento climatico?
Lombroso ne è convinto: “Le previsioni meteo sono uno strumento di adattamento – conclude Lombroso -. Alla scorsa Cop 27, in Egitto, è stato annunciato dall'Organizzazione meteorologica mondiale un grande piano di investimenti per consentire a tutti i cittadini di poter contare su allertamenti meteo, che sono uno strumento fondamentale per la sicurezza. Certamente possono essere migliorati, a volte non sono ben percepiti dal cittadino ma senza l’allerta rossa, ad esempio, in Emilia Romagna il bilancio, che pure è stato drammatico, probabilmente sarebbe stato ancora peggio. Dobbiamo attivarci molto su questo fronte e penso che la meteorologia sia da inserire in pieno nei piani di adattamento ai cambiamenti climatici”.
“La meteorologia, come tutte le discipline scientifiche, ha i suoi aspetti tecnici e ha un suo linguaggio ma deve parlare a tutti perché tutti sono interessati agli eventi meteorologici e, quindi, hanno anche diritto di sapere che cosa succede – commenta infine Dino Zardi, responsabile scientifico del Festival e presidente di AISAM, l’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia (AISAM), che con l’Università degli Studi di Trento, il Comune di Rovereto e la Fondazione Museo Civico di Rovereto organizza l’evento. “Il vantaggio di un Festival è quello di essere un incontro abbastanza informale: non è un convegno, non è una fiera- conclude Zardi -. È un incontro di diversi soggetti che pur mantenendo il rigore scientifico ma si rivolgono a un pubblico molto ampio e quindi cerca di usare un linguaggio accessibile a tutti e di avvicinare le persone alla meteorologia”.
Il programma completo del Festival è consultabile online su www.festivalmeteorologia.it.