lutto

Esplosione all’Aluminium, lutto cittadino a Bolzano per Bocar Diallo

Mercoledì 26 giugno bandiere a mezz’asta e alle 12 un minuto di silenzio per l’operaio senegalese morto per le ustioni. Sempre gravi, ma stabili, i feriti più gravi ricoverati a Verona, Milano e in Baviera

 



BOLZANO. Il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi ha indetto per la giornata di domani, mercoledì 26 giugno, il lutto cittadino per ricordare Bocar Diallo, l'operaio senegalese di 31 anni morto a seguito delle gravissime ustioni riportate nell’esplosione all'Allumininum di venerdì 21 giugno.

Prevista l'esposizione della bandiera cittadina, nazionale ed europea a mezz'asta su tutti gli edifici comunali e, alle 12.00, l'osservanza di un minuto di silenzio e contemporanea sospensione dell'attività lavorativa nelle sedi comunali.

Il sindaco nella sua ordinanza invita la cittadinanza, le istituzioni ed i titolari di attività produttive a manifestare il proprio cordoglio partecipando al lutto cittadino nelle forme e nei modi ritenuti più opportuni. Alle ore 12.00, Caramaschi e le autorità comunali si ritroveranno al parco dei Cappuccini davanti alla lapide che ricorda i Caduti sul Lavoro per osservare il minuto di raccoglimento e, raccogliendo la spontanea partecipazione dei sentimenti dell'intera comunità, manifestare in modo solenne il dolore della Città per questa grave e dolorosa perdita, stringendosi intorno ai familiari, ai colleghi ed agli amici di Bocar Diallo. 

I feriti

Restano gravi ma stabili le condizioni degli operai rimasti feriti venerdì notte nell'esplosione. I più gravi, per il momento, sarebbero i due ricoverati nei reparti per grandi ustionati a Verona e Murnau in Baviera, mentre altri tre colleghi di turno, che attualmente si trovano a Milano e a Bolzano, sarebbero fuori pericolo.

Sono Artan Vila, albanese di 48 anni, ricoverato a Milano; Sokol Hyseni, suo connazionale di 34 anni, ricoverato a Verona e

Djette Aboubacar, il più giovane, 25enne originario del Senegal, ricoverato a Murnau in Baviera, hanno superato la fase acuta: 72 ore in cui è più alto il rischio che gli organi cedano.

Si stanno riprendendo Oussama Benyahia , 27enne di origini tunisine, ricoverato nel reparto di dermatologia del San Maurizio e Mor Diarra Mboup, 39enne proveniente dal Senegal. Mboup verrà trasferito da Bolzano all’ospedale di Verona, per la cura di alcuni gravi ustioni ai piedi.













Scuola & Ricerca

In primo piano