RISORSE

Energia e ambiente, 9,5 milioni ai Comuni trentini grazie alla "norma Fraccaro"

Risorse da usare per opere che migliorino il risparmio energetico negli edifici pubblici ma anche che favoriscano la mobilità sostenibile. Il budget nazionale è di 500 milioni di euro



TRENTO. Grazie alla «norma Fraccaro» ai Comuni Trentini andranno poco meno di 9,5 milioni di euro per interventi di efficientamento energetico, messa in sicurezza e mobilità sostenibile. La «norma Fraccaro» è stata inserita all'articolo 31 del Decreto Crescita nel 2019 il Ministero dello Sviluppo economico per volontà del ministro da cui prende il nome, Riccardo Fraccaro.

Il provvedimento assegna un totale di 500 milioni di euro a tutti i Comuni italiani in proporzione alla popolazione, con quelli fino a 5 mila abitanti che otterranno ciascuno 50.000 euro mentre quelli con oltre 250.000 abitanti avranno contributi per 250.000 euro. Per la Provincia di Trento questo si tradurrà in stanziamenti totali per 9 milioni 430 mila euro, suddivisi in 7,8 milioni ai 156 Comuni con meno di 5 mila abitanti, 980 mila euro per i 14 Comuni con una popolazione compresa fra i 5 ed i 10 mila abitanti, 180 mila euro per i 2 Comuni (Arco e Riva del Garda) fra i 10 ed i 20 mila abitanti, 260 mila euro per i 2 Comuni (Rovereto e Pergine Valsugana) fra i 20 ed i 50 mila abitanti e infine 210 mila euro per l'unico Comune con una popolazione fra i 100 e i 250 mila abitanti (Trento).

Queste risorse potranno essere utilizzate per realizzare opere che migliorino il risparmio energetico negli edifici pubblici e, laddove necessaria, la loro messa in sicurezza. Potranno essere finanziati anche progetti di mobilità sostenibile, per l'abbattimento delle barriere architettoniche o l'installazione di impianti per produrre energia da fonti rinnovabili. Le amministrazioni comunali potranno anche finanziare più opere, a patto di non aver già ottenuto finanziamenti e che questi interventi vadano ad aggiungersi a quelli già in programma.

Per accedere ai finanziamenti esiste però un limite temporale preciso. Per poter ricevere il sostegno del Governo i Comuni dovranno infatti dare inizio ai lavori entro ottobre. Poiché il Trentino Alto Adige è una Regione autonoma a statuto speciale, lo Stato provvederà a versarle i finanziamenti stabiliti che di seguito essa procederà a girare ai Comuni.













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