Giovani protagonisti

Elia Pedrotti, la passione per la terra supera le disavventure: a Vigo Cavedine il sogno dei piccoli frutti

Diploma alla Fem, a vent’anni ha preso in affitto un’azienda agricola. Con il papà coltiva anche tre ettari di vigneti bio e da quest’anno anche 4500 piante di peperoncino  


Carlo Bridi


VIGO CAVEDINE. La storia di questa settimana ci porta in Valle di Cavedine, ed in particolare a Vigo Cavedine, un paese da sempre molto agricolo, dove si è insediato dall’inizio dell’anno un giovane con tanta voglia di fare ma che quest’anno ha dovuto subire una serie di disavventure che lo hanno portato sull’orlo di mollare tutto. Ma poi la grande forza di volontà e la passione per i piccoli frutti lo hanno fatto proseguire ed ora ha in testa nuovi investimenti e nuovi progetti.

Parliamo di Elia Pedrotti, un giovane di appena 20 anni che dopo aver fatto il corso duale alla Fem con la possibilità di una esperienza in un’azienda specializzata nella coltivazione dei piccoli frutti e delle fragole, quando ha terminato i 4 anni di scuola superiore ha colto l’occasione di prendere in affitto un’azienda di 1,2 ettari tutta coltivata a piccoli frutti e fragole che il proprietario voleva affittare. Era un’azienda abbandonata, che Elia ha dovuto completamente riabilitare, ma per fortuna c’erano diversi impianti di piccoli frutti e fragole che già quest’anno, al primo anno di conduzione, avrebbe dovuto garantire una produzione.

Purtroppo la sfortuna ha accompagnato Elia durante tutto l’anno: a marzo dovevano arrivare i macchinari per fare la fertirrigazione, e sono arrivati ad agosto, con un danno di 30 – 40 mila euro. Le fragole a fine maggio erano molto belle ma mentre nella prima decade di giugno si apprestava ad iniziare il raccolto, una tromba d’aria ha completamente divelto le serre con forti danni anche alla produzione. Elia ha presentato domanda di premio d’insediamento e con l’acconto di 30 mila euro che dovrebbe ricevere a breve intende comperare dell’attrezzatura minore necessaria in azienda, ma anche fare degli impianti di copertura antipioggia e antigrandine, oltre a completare la fertirrigazione.

 A fianco di lamponi, ribes e mirtillo, con l’anno prossimo entreranno in produzione anche le piante di mora. Il giovane coltiva con l’aiuto del papà, già part time, e da poco pensionato, tre ettari di vigneto di Mueller Thurgau, Chardonnay, e Pinot Nero che conferisce alla Cantina di Toblino, ma che prende subito la strada delle Cantine Ferrari perché si tratta di prodotti pregiati e prodotti da vigneti tutti certificati biologici. Da quest’anno coltiva anche 4500 piante di peperoncino, coltura che con le modificazioni climatiche è possibile coltivare anche da noi.

“La scuola di San Michele è stata la premessa per poi dedicarmi all’agricoltura, certo, se non ci fosse stata la passione non avrei fatto questa scelta”, afferma Elia. Pedrotti è titolare d’azienda con la sua partita IVA, e punta ad arrivare a coltivare tre ettari di piccoli frutti.

Un sogno nel cassetto per Elia è quello di riuscire ad ammortizzare i debiti fatti con i mutui, necessari per partire e poter fare un bilancio non in rosso come quello di quest’anno, calamità permettendo. Come accennato, Elia è andato un po’ in crisi viste le disavventure ma è convinto che dopo il brutto viene il bello e pertanto è ottimista sul futuro.

Pedrotti è molto sensibile all’ambiente, cerca di operare costantemente in modo sostenibile, niente diserbo chimico, ma solo meccanico, il tutto nel rispetto della natura. I vigneti sono tutti certificati biologici ma per i piccoli frutti è molto problematico, per cui è impegnato ad usare pochissimi fitofarmaci solo quelli veramente indispensabili.

Pedrotti è anche impegnato nel sociale, è stato in prima fila nel gruppo “Grotta” per lavori al santuario di Cavedine, “ma non solo, quando qualcuno mi chiede una mano vedo di dargliela senza far pesare il mio gesto”. Riesce a coltivare anche qualche hobby, come lo sci d’inverno sia con gli amici che con la famiglia.

E gli amici cosa dicono della scelta? “Quelli che mi conoscono bene la apprezzano perché sanno che questa è la mia passione. Vi sono anche dei giovani che svolgono la mia stessa attività, conclude Elia, e con loro c’è una

bella intesa”.













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Carlo Bridi