il caso

Doping, Schwazer prosciolto dall’accusa di diffamazione: aveva parlato di “complotto” contro di lui

La decisione del Gup di Roma dopo la denuncia presentata dal medico sportivo Fischetto. Ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro la squalifica a 8 anni



ROMA. Il gup di Roma ha disposto il non luogo a procedere per Alex Schwazer, il marciatore oro ai Giochi di Pechino 2008, indagato per diffamazione.

Il fascicolo era stato avviato dopo una denuncia presentata dal medico sportivo, ex Fidal, Giuseppe Fischetto alla luce di alcune dichiarazioni fatte nel corso di una trasmissione tv dall'atleta. In particolare Schwazer, parlando della sua vicenda di doping, finita in archivio, aveva parlato di complotto ai suoi danni.

Il difensore di Schwazer, l'avvocato Gerhard Brandstaetter, ha anche annunciato ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo contro la violazione dei diritti di difesa nel procedimento che si è svolto davanti alla giustizia sportiva. 

Il ricorso verrà presentato contro la sentenza della giustizia sportiva (Tas di Losanna) che nel maggio del 2021 aveva confermato la squalifica di otto anni senza tenere conto del provvedimento di assoluzione del gip del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino. Quindi si è in presenza di due decisioni opposte, tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva.













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