Don Maffeis: «Sento la sproporzione tra ciò che sono e la responsabilità affidatami»
La nomina a vescovo di Perugia, «una chiamata che cambia i progetti». Monsignor Tisi: «Giorno di grande gioia per la Chiesa e mio personale. Con Ivan un lungo percorso di amicizia»
TRENTO. «Sarei rimasto in questa terra, cercando di camminare con la gente, in questo tempo non facile segnato dalla pandemia. Questa nomina arriva e cambia le attese, i progetti. Avverto la sproporzione tra quello che sono e la responsabilità affidatami. Non è un modo di dire, mi affido alla vostra amicizia».
Sono le prime parole di un emozionato Ivan Maffeis dopo l’annuncio, oggi 16 luglio, della sua nomina a vescovo di Perugia.
Don Maffeis ha ringraziato il vescovo Lauro Tisi per le parole di affetto nei suoi confronti, e il vicario don Marco Saiani,
Per il vescovo di Trento Lauro Tisi, che ha convocato una conferenza stampa al Centro Bernando Clesio, questo «è un giorno di gioia per la nostra Chiesa ma anche mio personale». Ha ricordato il percorso comune e di amicizia con don Ivan, «fin dalla scuola media, fatto di scambio, fraternità, andato avanti sempre, fino ad oggi, anche negli anni di don Ivan a Roma».
«Don Ivan era tornato in Trentino dopo gli anni a Roma – ha proseguito Tisi – sicuro di rimanere al servizio della sua chiesa, convinto che questo sarebbe stato il suo approdo. I piani del Signore sono diversi. Assieme abbiamo concordato che in questo momento la dimensione affettiva, che porterebbe a Trento, doveva cedere il passo a scelta più ecclesiale».
Soddisfazione anche in Umbria. «I Vescovi dell'Umbria accolgono con gioia e si stringono fraternamente attorno a Mons. Ivan Maffeis, eletto Arcivescovo Metropolita di Perugia-Città della Pieve e gli assicurano il sostegno della preghiera per il nuovo importante ministero ecclesiale affidatogli dal Santo Padre». E' quanto si legge in una nota della Ceu (Conferenza episcolape umbra). "Sono certi - prosegue la nota - che la ricca esperienza accumulata dal nuovo Arcivescovo nel lungo servizio alle Chiese che sono in Italia quando prestava la sua opera presso la Segreteria Generale della Cei e recentemente come parroco di Rovereto sarà dono prezioso per tutta la Regione ecclesiastica".