Don Ivan Maffeis vescovo di Perugia, le congratulazioni di monsignor Tisi, Fugatti e Kaswalder
I frati di Assisi: «San Francesco sia di ispirazione per lui» (foto Diocesi di Trento / Gianni Zotta)
PERUGIA. "È un giorno di grande gioia per tutta la chiesa di Trento e mia personale. Con don Ivan, oltre alle comuni origini nell'amata val Rendena, ci lega, fin dai tempi della scuola media, amicizia e familiarità" ha detto l'arcivescovo di Trento Lauro Tisi, alla notizia della nomina di don Ivan Maffeis a Vescovo di Perugia e Città delle Pieve decisa da Papa Francesco. "La scelta di papa Francesco - ha proseguito don Lauro - trova in don Ivan un uomo animato da profonda passione per l'annuncio del Vangelo, per le persone e le relazioni, dimensioni vissute sempre con grande generosità. Tornato in Trentino dopo gli anni di impegno romani, don Ivan si è messo a disposizione della nostra chiesa convinto che qui avrebbe continuato ad esercitare il suo ministero. Ma i piani del Signore non sono i nostri. Ora don Ivan entra a far parte di quella conferenza episcopale che ha servito per molti anni con intelligenza, saggezza e creatività, doti che metterà a frutto nel futuro ministero episcopale. È bello che un figlio della nostra chiesa vada ad arricchire la chiesa di Perugia-Città della Pieve in Umbria. Una terra nella quale operò un grande vescovo trentino, il benedettino monsignor Giuseppe Placido Nicolini, vescovo di Assisi per quasi cinquant'anni (1928-1973)". "Insieme a don Ivan - ha concludo monsignor Tisi - abbiamo concordato che la dimensione affettiva deve lasciare il passo allo spirito ecclesiale. Per questo, siamo entrambi convinti che il luogo ideale della sua ordinazione debba essere la Chiesa di Perugia, che attende di abbracciarlo come nuovo vescovo".
"Esprimo a nome mio, dell'intera Giunta provinciale e di tutta la comunità trentina le congratulazioni a don Ivan Maffeis per la recente nomina a vescovo di Perugia e Città della Pieve. Un nuovo e importante incarico che si aggiunge alla già ricca esperienza a servizio della chiesa presso la Segreteria Generale della Cei e negli ultimi anni qui in Trentino, come parroco di Rovereto": così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.
Mentre il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Walter Kaswalder, a nome di tutta l'assemblea legislativa trentina esprime "congratulazioni e anche orgoglio per la nomina proprio di un trentino alla funzione di vescovo metropolita di Perugia". "Ben conoscendo le virtù e le capacità di don Ivan Maffeis, non si nutre alcun dubbio che spostandosi da Rovereto all'Umbria, il "nostro" sacerdote saprà guidare la Chiesa perugina con saggezza e carità", afferna.
"Abbiamo appreso con gioia la nomina di don Ivan Maffeis ad arcivescovo di Perugia. La sua presenza, il suo stile e il suo operato, fino ad alcuni anni fa presso la Conferenza Episcopale Italiana in qualità anche di sottosegretario e più recentemente nel ministero pastorale a Rovereto in Trentino, ne hanno rivelato le qualità, le competenze e lo zelo pastorale, nonché lo spiccato spirito di discernimento, mediazione e collaborazione". E’ quanto ha affermato il custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, fra Marco Moroni.
"In questo tempo della Chiesa, radunata da papa Francesco in sinodo per camminare sempre più e meglio come un unico corpo, composto da molte membra, ciascuna delle quali è un dono unico per il bene di tutti - ha aggiunto - siamo certi che don Ivan Maffeis saprà raccogliere il testimone del cardinale Gualtiero Bassetti (che salutiamo e ringraziamo ancora una volta per l'indefesso impegno pastorale a favore di tutti, in particolare dei più poveri), per proseguire, in ascolto dello Spirito santo e in piena comunione con il santo padre Francesco, ad accompagnare questa porzione del popolo di Dio che è la Chiesa in Perugia. Di cuore gli auguriamo di essere vescovo dal cuore di Cristo buon Pastore, sempre disposto cioè a fare il primo passo nelle relazioni, anche quando a volte diventano difficili: la sua gioia più grande - come dice Gesù nel Vangelo - sia così proprio l'esperienza di poter portare sulle spalle e avere particolare cura di chi si è smarrito o ai margini della comunità ecclesiale e della società".
"San Francesco d'Assisi, fratello di ogni uomo e ogni donna - ha detto ancora fra Moroni - sia per don Ivan fonte di ispirazione in uno stile pastorale marcato per l'accoglienza e l'ascolto. Da parte nostra, assicuriamo la preghiera presso la tomba di san Francesco affinché sia tanta la luce e la forza dallo Spirito santo".