Disordini al Brennero per la barriera anti migranti, reati prescritti per 35 anarchici
Decisione della Corte d'appello di Bolzano: condanne confermate per altri 23 imputati ma le pene scendono mediamente a 5 mesi a testa
BOLZANO. Per oltre la metà degli anarchici a processo per i disordini al Brennero contro la barriera anti migranti del 7 maggio 2016 il reato è prescritto. Lo ha deciso oggi, 5 marzo, la Corte d'appello di Bolzano.
Dei 59 imputati complessivi, infatti, 35 dovevano rispondere solo di contravvenzioni, cioè di reati minori: radunata sediziosa, travisamento e porto abusivo di armi. Per questi 35 imputati i reati sono stati dichiarati prescritti. Altri 24 imputati invece, oltre che di queste contravvenzioni, erano accusati anche di interruzione di pubblico servizio (22 di loro erano accusati di avere occupato la ferrovia, ma la difesa contesta il reato), oppure di oltraggio a pubblico ufficiale (per due imputati): le precedenti condanne per questi 24 imputati sono state quasi tutte confermate, con un'unica eccezione per l'assoluzione di un imputato che era accusato di interruzione di pubblico servizio, e una conferma della sentenza di primo grado.
Le pene, rispetto alla sentenza di primo grado, risultano comunque ridotte anche per i 22 imputati condannati oggi, a causa della prescrizione delle contravvenzioni: le condanne sono quindi scese, mediamente, a 5 mesi a testa. Gli avvocati difensori potrebbero ora fare ricorso in Cassazione.