dirigenti

Dipartimento salute, la giunta Fugatti sceglie Antonio D’Urso per il post-Ruscitti

Già direttore generale dell’Usl Toscana Sud Est, ha diretto anche il San Camillo di Roma. «Esperienza consolidata e conoscenza delle relazioni con il mondo accademico»



TRENTO. È Antonio D'Urso, già direttore generale dell'Azienda Usl Toscana Sud Est, il nuovo dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia di Trento, ruolo vacante dopo le dimissioni a fine maggio di Giancarlo Ruscitti (ora a dirigere l’Azienda regionale di coordinamento della Salute del Friuli Venezia Giulia). Lo ha deciso la Giunta provinciale nella seduta di oggi (4 ottobre), dopo aver analizzato la documentazione prodotta dal Nucleo di valutazione dei dirigenti, quale esito del bando di avviso pubblicato lo scorso maggio per la selezione del nuovo dirigente generale.

"Nell'individuazione del nuovo dirigente sono state particolarmente apprezzate alcune caratteristiche professionali di rilievo. Anzitutto, l'esperienza consolidata alla guida di organismi sanitari complessi, che ne dimostra la capacità gestionale e organizzativa. A questa si aggiunge la conoscenza delle relazioni con il mondo accademico, fondamentale per il continuo sviluppo e l'innovazione nel settore sanitario, oltre a una notevole competenza nelle dinamiche legate alla progettazione e realizzazione di nuovi complessi ospedalieri, fattore cruciale per affrontare le sfide future della sanità trentina", è il commento del presidente Maurizio Fugatti.

D'Urso, che ha guidato dal 2019 al 2022 la USL Toscana Sud Est, ha ricoperto altri incarichi importanti e cruciali: dal 2016 al 2019 è stato direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari, dal 2014 al 2016 direttore generale dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, in precedenza è stato direttore generale dell'Azienda USL di Lucca, direttore sanitario aziendale dell'USL di Prato, direttore del Centro regionale sangue della Regione Lazio, direttore sanitario aziendale della Asl Roma B. 













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