il caso

Da Perisicco a Kressecco, il Prosecco è il vino più imitato

Intanto il caso del Prosek croato finisce sulla Gazzetta ufficiale Ue 



ROMA. Negli scaffali dei supermercati smascherati il Meer-secco, il Kressecco, il Semisecco, il Consecco e il Perisecco tedeschi ma in commercio sono arrivati anche il Whitesecco austriaco, il Prosecco russo e il Crisecco della Moldova mentre in Brasile nella zona del Rio Grande diversi produttori rivendicano il diritto di continuare a usare la denominazione prosecco nell'ambito dell'accordo tra Unione Europea e Paesi del Mercosur.

Il Prosecco, afferma Coldiretti, è il vino più imitato nel mondo. Ma il Prosek croato richiama solo nel nome il noto vino italiano. In realtà è molto diverso. E' un vino dolce da dessert tradizionalmente proveniente dalla zona meridionale della Dalmazia per il quale Zagabria chiede di registrare una "menzione tradizionale" dopo che il tentativo di proteggere la denominazione Prosek era già fallito nel 2013.

"La produzione di Prosecco - spiega Coldiretti - abbraccia due regioni (Veneto e Friuli Venezia Giulia), nove province e tre denominazioni d'origine (Prosecco Doc, Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Docg e Asolo Prosecco Docg) per una fatturato complessivo stimato - conclude la Coldiretti - in quasi 2 miliardi dopo aver incassato nel 2019 il riconoscimento Unesco per le Colline del Prosecco.

Altro caso è quello del vino Tocai, conteso tra Friuli e Ungheria. Un vitigno, bianco talvolta rosso, storicamente prodotto all'interno della denominazione delle terre delle Venezie, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, la cui denominazione fu variata per decisione della Comunità Europea nelle due attuali: Tai per Veneto e Friulano per il Friuli.

Perché l'Ungheria produce un vitigno che da origine al famoso vino Tokaji. Infine solo pochi giorni fa la Corte di giustizia europea è intervenuta sulla querelle fra Francia e Spagna sul caso Champanillo. Il caso è nato dal ricorso del Comite' Interprofessionnel du Vin de Champagne (Civc), organismo per la tutela degli interessi dei produttori di champagne, contro catena la catena catalana di tapas bar "Champanillo" che in lingua spagnola significa 'piccolo champagne' perché evoca il noto vino francese non solo nel nome, ma anche nella grafica dell'insegna. 

Intanto sulla Gazzetta ufficiale Ue la domanda per la tutela del Prosek croato













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