Corte dei conti di Trento, condannato l’ex capo del soccorso alpino Adriano Alimonta: dovrà risarcire all’ente più di 85mila euro
Numerosi i contratti e gli incarichi affidati, ma mancavano le relazioni che provassero l’utilità delle attività svolte
TRENTO. La sezione giurisdizionale della Corte dei conti di Trento ha condannato Adriano Alimonta, ex presidente del corpo di Soccorso alpino e speleologico del Trentino, al risarcimento di 85.580 euro in favore dell'ente per il danno erariale causato dal pagamento, a proprio vantaggio, di compensi per contratti a progetto.
Le sentenza - informa la Corte dei conti - accoglie parzialmente le domande della Procura regionale, che si è avvalsa delle indagini della Guardia di finanza di Trento.
Secondo la ricostruzione della Procura della Corte dei conti, Alimonta ha indotto il consiglio direttivo dell'associazione ad attribuirgli incarichi di collaborazione per i quali non era prevista l'attribuzione di obiettivi specifici, al fine di eludere il divieto, contenuto nello statuto, di riconoscere emolumenti per lo svolgimento di cariche sociali.
Al termine dei contratti a progetto (negli anni 2014 e 2015) e Co.co.co. (2016 e 2017), Alimonta non ha redatto una relazione in ordine alle attività svolte, non consentendo di far percepire il reale vantaggio prodotto per l'associazione.
La sezione giurisdizionale ha inoltre riconosciuto, a titolo di colpa grave, la responsabilità sussidiaria di alcuni dei componenti dei consigli direttivi dell'associazione che approvarono l'affidamento dei contratti. In un altro giudizio che riguardava invece l'attribuzione di una indennità in favore del vicepresidente, è stata respinta la domanda della Procura regionale che aveva contestato ad Alimonta un danno erariale di 18.600 euro.