L'INIZIATIVA

Coronavirus, rete di aziende per le mascherine «made in Trentino»

Sono 17 le imprese aderenti: c'è materiale per farne 5 milioni



TRENTO. L'obiettivo è dotare il Trentino di una produzione autosufficiente di presidi di protezione individuale per rifornire ospedali, case di riposo, farmacie ma anche enti pubblici ed aziende impegnate nel graduale rientro a partire dal 4 maggio. Le mascherine «made in Trentino», certificate dall'Istituto superiore di sanità, sono di tipo chirurgico, in tre strati per uso sanitario, e generiche, ovvero di largo consumo, per utenti e lavoratori del settore secondario e terziario.

Grazie a Trentino Sviluppo, società della Provincia autonoma di Trento, si è creata una rete di 17 piccole e medie aziende trentine - ma se ne stanno aggiungendo ogni giorno - che, convertendo parte delle linee produttive e sfruttando materie prime già in magazzino, hanno creato una filiera di produzione di mascherine chirurgiche e generiche, certificate dall'Istituto superiore di sanità, che a fine aprile saranno sul mercato.

C'è chi, prima dell'emergenza, produceva tute sportive per il motocross o gli sport invernali. Chi, invece, era leader nella realizzazione di biancheria anallergica per la casa, chi era specializzato in piumini, trapunte e materassi. Ma ci sono anche cooperative sociali e gruppi di sarte artigiane. A breve saranno prodotte 40.000 mascherine, ma c'è materia prima per realizzarne 5 milioni.













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