Coronavirus, in Alto Adige bar, ristoranti e negozi chiusi, coprifuoco dalle 20 alle 5
Le scuole superiori e le università dovranno passare alla formazione a distanza. Il trasporto locale sarà ridotto del 50%. Chiusura anche per il commercio al dettaglio, ad eccezione di alimentari e beni di consumo giornaliero, come farmacie, tabaccherie ed edicole
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BOLZANO. In Alto Adige scatta il coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino, chiudono i negozi, i bar e i ristoranti, si passa alla didattica a distanza dalle superiori. La misura entrerà in vigore da mercoledì 4 novembre e varrà fino al 22. Durante questo fascia oraria si potrà uscire di casa solo per scopi di lavoro, salute e per motivi urgenti.
Lo stabilisce la nuova ordinanza del governatore Arno Kompatscher.
Tutti i bar, i ristoranti, le gelaterie e le pasticcerie dovranno chiudere: consentito solo l'asporto fino alle 20 e il servizio a domicilio fino alle 22. I ristoranti potranno fornire servizio mensa ai lavoratori.
Chiusura anche per il commercio al dettaglio, ad eccezione di alimentari e beni di consumo giornaliero, come farmacie, tabaccherie ed edicole.
Gli alberghi non potranno accettare turisti, ma solo ospiti per motivi di lavoro. Chiusi wellness e piscine degli hotel.
Le scuole superiori e le università dovranno passare alla formazione a distanza a partire dalla settimana prossima. Eccezioni per scuole professionali e persone con disabilità.
Il trasporto locale sarà ridotto del 50%.
Annullata qualsiasi manifestazione aperta al pubblico.
Sport: consentita solo alenamenti e competizioni di atleti e squadre dei massimi campionati. Chiuse palestre, piscine, terme e fitness center. Consentito solo lo sport individuale all'aperto come jogging e ciclismo.
Sospese le esercitazioni delle bande musicali.
Riunioni e assemblee consentite solo in streaming.
Suggerimenti. Lo smart-working sarà favorito dal pubblico e anche il privato è consigliato di farlo.
Da limitare i contatti ad eccezione di lavoro, scuola e spesa.
Il commento di Kompatscher. "Abbiamo discusso a lungo. L'obiettivo è di salvaguardare il più possibile il lavoro, i settori produttivi e la scuola: da qui la scelta della didattica a distanza alle superiori ma ci riserviamo altre misure per il resto del mondo scolastico, monitorando la situazione. Il trasporto pubblico locale andrà utilizzato per il lavoro, la scuola e le urgenze".
"E' un momento difficile per tutti noi. In Alto Adige la situazione rende necessarie queste misure, richiedendo lo sforzo di tutti. Tre settimane per piegare la curva ed evitare che la situazione diventi drammatica".
"Ero in minoranza fra i governatori perché molti preferivano un unico provvedimento valevole per tutti. E' una scelta che ha tanti pregi: non fa di tutta l'erba un fascio perché le siutuazioni sono differenti. Siamo abituati ad assumerci le nostre responsabilità, facendo tesoro di quanto dicono gli esperti. Qualcuno ha detto: la via sudtirolese non c'è più? C'è sempre. Il fatto è che in questo momento dobbiamo fare qualcosa di più di altre regioni, perché i dati ce lo chiedono".