L’EMERGENZA

Coronavirus, in Alto Adige ancora tre vittime

Registrati 73 casi positivi da Pcr e 30 da test antigenici



BOLZANO. Altre 3 vittime del Coronavirus in Alto Adige.

A livello provinciale ad oggi (14 marzo) sono stati effettuati in totale 512.653 tamponi su 201.034 persone.

I numeri in breve:

Test PCR:

Tamponi effettuati ieri (13 marzo ): 1.126

Nuovi casi testati positivi da PCR: 73

Numero delle persone testate positive da PCR al coronavirus: 44.556

Numero complessivo dei tamponi effettuati: 512.653

Numero delle persone sottoposte al test PCR: 201.034 (+508)

Test antigenici:

Numero complessivo test antigenici: 965.006

Numero delle persone testate positive da test antigenici: 23.484

Test antigenici eseguiti ieri: 4.964

Numero delle persone testate positive dai test antigenici: 30

Altri dati:

Pazienti Covid-19 ricoverati nei normali reparti ospedalieri: 160

Pazienti Covid-19 ricoverati nelle strutture private convenzionate (postacuti respetivamente ricoverati da RSA): 142 (situazione 12.03.)

Pazienti Covid-19 in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes: 113 (95 a Colle Isarco e 18 a Sarnes)

Numero di pazienti Covid ricoverati in reparti di terapia intensiva: 37 (di cui 33 classificati ICU-Covid, inoltre 3 pazienti Covid-19 ricoverati in reparto di terapia intensiva all'estero)

Decessi complessivi (incluse le case di riposo): 1.082 (+3)

Persone in quarantene/isolamento domiciliare: 5.100

Persone che hanno concluso la quarantena e l'isolamento domiciliare: 120.232

Persone alle quali sinora sono state imposte misure di quarantena obbligatoria o isolamento: 125.332

Guariti totali: 64.173 (+234)

Collaboratori/collaboratrici dell'Azienda sanitaria positivi al test: 1.846, di questi 1.408 guariti. Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta: 53, di questi 40 guariti (al 10.02.2021)













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Trentino da raccontare: Un trentino alla Casa Bianca

È la storia di un prete di origini trentine, Viceministro Usa nel governo Carter dal 1977 al 1981. Venne chiamato «il prete costruttore di ponti» perché sosteneva che l’unico modo per abbattere i muri di odio e di ingiustizia fra etnie diverse fosse quello di costruire ponti sociali attraverso la conoscenza e il dialogo. Pur avendo raggiunto presso il Campidoglio degli Stati Uniti un così alto incarico di governo, la sua casa rimase sempre quella dei quartieri poveri nelle grandi città americane

Trento

Palazzo Geremia, avviato un percorso per salvare gli affreschi

Gli affreschi rievocano la presenza a Trento di Massimiliano d’Asburgo nel mese di ottobre dell’anno 1501. Raccontano inoltre alcuni episodi leggendari dell’antica Roma repubblicana, con Marco Curzio a cavallo che sacrifica la vita per la salvezza della patria gettandosi in una voragine e Muzio Scevola, che pone la mano sul fuoco davanti al nemico re Porsenna