Comuni fino a 10 mila abitanti, in tutta la regione aumentano le indennità di sindaci e assessori
Incrementi a partire dalo 2023: dal 18% al 46% per il Trentino e dal 3% al 35% per l’Alto Adige (foto archivio Ansa)
TRENTO. Adeguamento delle indennità per i sindaci, vicesindaci e assessori dei comuni fino a 10.000 abitanti a partire dall'anno 2023. È quanto previsto nella delibera sull'assestamento di bilancio della regione Trentino - Alto Adige/Südtirol approvata dalla giunta regionale. La proposta va anche ad allineare le indennità dei comuni fino a 500 abitanti alla "misura minima" prevista dalla Legge 234/2021 che andrà in vigore nel 2024 sull'intero territorio nazionale.
Gli adeguamenti dei sindaci, vicesindaci e assessori - precisa una nota della Regione - vanno (a seconda delle fasce di appartenenza) dal 18% al 46% per il Trentino e dal 3% al 35% per l’Alto Adige.
I comuni ora divisi nelle fasce da 3.001 a 10.000 abitanti, saranno, infatti, divisi in due nuove fasce da 3.001 a 5.000 abitanti e da 5.001 a 10.000 abitanti. Ai sindaci e agli assessori dei comuni della provincia di Trento viene riconosciuto un aggiornamento delle indennità in misura superiore a quella riconosciuta ai sindaci dell'Alto Adige, per colmare, almeno in parte, il divario con la misura delle indennità - a parità di fascia di appartenenza del comune - con quelle dell’Alto Adige.
"Riteniamo l'equiparazione delle indennità degli amministratori locali un atto dovuto, come riconoscimento per il loro importante ruolo di responsabilità - commenta nella nota l'assessore regionale agli enti locali Lorenzo Ossanna -garantire il funzionamento degli enti locali significa non solo dare onore al merito per chi sceglie di guidare il proprio Ente, ma soprattutto garantire il corretto funzionamento della democrazia sui territori".