TRENTO. L'iter è ancora lungo e i tempi strettissimi, ma ieri la Commissione dei 12, presieduta da Marcello Di Francesco Torregrossa, capo di gabinetto di Giulia Zanotelli, vicepresidente leghista della giunta regionale, ha approvato a maggioranza lo schema di norma di attuazione che apre alla possibilità di fare il terzo mandato anche per i sindaci dei Comuni sopra i 15 mila abitanti.

In difformità da quanto previsto dalla legge nazionale e da un pronunciamento della Corte costituzionale che pongono il limite di due. Contrario al terzo mandato per i Comuni grandi - ovvero Bolzano e Trento - il deputato di FdI Alessandro Urzì, che si è astenuto assieme ad altri due commissari trentini Franca Penasa e Maurizio Cataldo. A conferma che in Regione sarà tutt'altro che facile far passare una nuova legge che prevede il terzo mandato; sempre ammesso che il governo Meloni vari la norma di attuazione. Dopo il primo sì in Commissione comunque, torna a sperare il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, che non ha mai nascosto la volontà di fare il tris.

L'attuale legge regionale  consentirebbe già il terzo mandato, ma nei mesi scorsi era intervenuta la Corte costituzionale dichiarando illegittima una legge simile della Regione sarda Di qui la necessità di adeguarsi, avviando però nel contempo l'iter per la norma di attuazione che consenta alla Regione Trentino Alto Adige di legiferare liberamente in materia.

Una norma ad hoc per Fugatti

Il perché soprattutto alcuni commissari trentini siano particolarmente interessati a questa norma lo spiega Franca Penasa (FdI): «Prevedendo il terzo mandato per i sindaci, si vuole in realtà spianare la strada al terzo mandato dell'attuale governatore trentino Maurizio Fugatti. Che con la legge in vigore non potrebbe ricandidarsi nel 2028».