Cisl Fp all’attacco: «Nei comuni manca personale, servono subito le risorse già pattuite»
Il sindacato chiede di convocare un tavolo per il pubblico impiego
TRENTO. "È impensabile poter rimediare alla carenza di personale nei Comuni fino a quando non si convoca un tavolo per ora solo promesso e non ci si attiva per trovare le soluzioni: non si può più aspettare per rendere attrattivo il pubblico impiego". Lo affermano in una nota Giuseppe Pallanch, segretario generale della Cisl Fp, e Maurizio Speziali, segretario Enti locali della Cisl Fp. Il sindacato ritorna a chiedere azioni nella pubblica amministrazione.
"Abbiamo più volte evidenziato la necessità di rispettare gli accordi: si devono stanziare le risorse pattuite nelle contrattazioni già concluse". Il passo successivo, proseguono Pallanch e Speziali, è "la valorizzazione delle competenze, rafforzando la contrattazione di secondo livello. Dopo molto tempo e forti del protocollo del 18 luglio 2023 e del 24 giugno 2024 e delle recenti intese, rilanciamo la necessità di un cambiamento di marcia". Sono tanti i correttivi, per la Cisl, da poter mettere in campo fin da subito.
"Si possono aggiornare, per esempio, il sistema indennitario e potenziare il lavoro agile. Si metta fine alla stagione dell'esternalizzazione e si punti sul rafforzamento dei fondi di perequazione per aiutare i piccoli Comuni".
Altri nodi, sostiene il sindacato, sono legati all'applicazione dei contratti e all'accordo integrativo. "Oggi non viene riconosciuto il carico di lavoro del dipendente e le responsabilità connesse. L'anticipazione delle risorse è stata un esempio a livello nazionale ma il Consorzio dei Comuni ha azionato il freno a mano. Ci deve essere invece un impegno da parte di tutti per valorizzare il capitale umano e avere una corrispondenza tra salario, competenze e responsabilità".