Centro rimpatri, vertice con Fugatti al Viminale: «Sarà da 25 posti e solo per migranti in Trentino»
Il presidente della Provincia: «Abbiamo chiesto di essere coinvolti nelle decisioni. Dal governo garanzie su finanziamento e personale di polizia»
TRENTO. Il tema del Centro rimpatri (Cpr) per migranti è stato al centro di un incontro negli uffici del ministro dell'Interno, dove il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti si è recato per affrontare alcuni aspetti relativi alla gestione della sicurezza sul territorio trentino.
«Abbiamo trovato una disponibilità ad avviare un percorso condiviso per definire la costituzione di un Centro per i rimpatri secondo un disegno del governo che prevede la distribuzione di queste strutture su tutto il territorio nazionale. La nostra richiesta è di essere coinvolti nel processo decisionale, assieme alle amministrazioni comunali e di concerto con il Commissariato del governo», commenta Fugatti.
All'incontro, al quale era presente anche il sottosegretario Molteni, sono stati affrontati anche alcuni dettagli operativi, a partire dal dimensionamento del Cpr (25 posti) e dal suo utilizzo (sarà riservato ai soggetti che si trovano nel territorio trentino, escludendo quindi profughi provenienti da altre regioni). «Dal ministero abbiamo ottenuto garanzie sia sul fronte dei finanziamenti sia per la messa a disposizione del personale di polizia», conclude Fugatti.