GIUSTIZIA

Caso Schwazer, esposto su 23 mail intercettate dagli hacker

Disposto dal gip un supplemento di perizia sulle provette



BOLZANO. È stato depositato un nuovo esposto alla Procura di Bolzano dall'avvocato difensore di Alex Schwazer, Gerhard Brandstätter, sulla vicenda che vede l'ex marciatore altoatesino accusato di doping. Nell'atto si chiede alla Procura di indagare sulle 23 mail intercettate da un gruppo di hacker russi dai siti della Federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf), e dell'Agenzia internazionale anti doping (Wada), dalle quali emergerebbe un quadro di collusione per evitare che, attraverso il test del Dna di Schwazer, venisse alla luce un complotto per delegittimare il campione azzurro. In particolare, in uno scambio di mail tra il responsabile dell'antidoping della Iaaf, Thomas Capdevielle, ed il consulente legale Ross Wenzel si parla di 'plot against AS', cioè, secondo la difesa, di un complotto contro Alex Schwazer. Questi file, sottratti dagli hacker, vennero diffusi dalla stampa di mezza Europa già un anno fa ma ora la difesa chiede che siano acquisiti ufficialmente dall'autorità giudiziaria. Bisognerà, per accertarne l'autenticità, sequestrare i server tramite delle rogatorie internazionali: una procedura il cui esito potrebbe anche non essere positivo, nel caso le mail siano state nel frattempo cancellate. Oggi, in tribunale a Bolzano, il gip Walter Pelino ha conferito intanto l'incarico al colonnello Giampietro Lago, comandante del Ris di Parma, di effettuare una nuova perizia sui campioni di urina del marciatore, per accertare se il Dna di Schwazer contenuto nel campione abbia subito un degrado e se vi sia stata una manipolazione. Verrà inoltre effettuato un nuovo prelievo di urine di Schwazer per verificare quale sia l'attuale concentrazione di Dna e confrontarla con quella delle provette che furono prelevate dall'antidoping: dal confronto potrebbe risultare che i valori delle provette precedenti fossero fuori scala, come ipotizzato dalla difesa, secondo la quale vi sarebbe stata una manomissione. L'esito della perizia verrà reso noto il 5 luglio, data della prossima udienza. 













Scuola & Ricerca

In primo piano