Caserma dei vigili del fuoco di Cognola: approvato il progetto preliminare, consumi energetici ridotti a quasi zero
Il costo dell’opera sarà di 2,5 milioni di euro
TRENTO. È stato approvato oggi, lunedì 16 ottobre, in Giunta comunale il progetto preliminare per la caserma dei vigili del fuoco volontari di Cognola e Martignano che sorgerà su un terreno in pendenza all’incrocio tra via delle Marnighe e via dei Masetti a Cognola. Come illustrato dall’ingegnera Isabella Weber, a seguito di uno specifico bando – a maggio scorso – è stato proclamato vincitore il raggruppamento tra Studio Lenzi e associati (capogruppo) con l’architetto Francesco Sabbatini (mandante), l’architetto Fabio Biagio (mandante), l’architetto Nicola Scaramuzzi (mandante), l’architetta Laura Meloncelli (mandante) e il dottor Luca Monti (mandante). Il progetto selezionato dalla commissione ha alla base l’obiettivo di realizzare un edificio iconico e che allo stesso tempo riesca a dialogare con il contesto. L’intervento propone una suddivisione del volume in blocchi funzionali distinti su due diversi livelli: un’area dedicata al ricovero dei mezzi di soccorso e al piazzale delle manovre/ esercitazioni (area operativa), e un’area, a livello superiore, nella quale risiedono i locali posti a servizio dell’area operativa, cui è demandato il contatto tra la caserma e la collettività. L’ambiente chiave della caserma è l’autorimessa, con la sala operativa di gestione dell’emergenza, che si affaccia sul piazzale per le manovre/esercitazioni. Questo, nel progetto, assume il ruolo di basamento, essendo caratterizzato da uno sviluppo elevato sia in lunghezza che in profondità, e dovendo necessariamente posizionarsi nella parte più bassa del lotto. Nel progetto il volume dell’autorimessa è stato parzialmente interrato nel pendio e mostra all’esterno solo un’ampia linea d’ombra. Su questo volume è stato adagiato il secondo piano dell’edificio, che ospita le funzioni accessorie e didattiche della caserma e mantiene lo stesso sviluppo in lunghezza del basamento. Questi due elementi, dallo sviluppo fortemente orizzontale, sono bilanciati da un terzo volume, caratterizzato da un andamento verticale, adibito a torre delle esercitazioni che permette di chiudere il piazzale delle esercitazioni verso est. La distribuzione interna degli ambienti è organizzata in base a una griglia scelta in base all’altezza e alla larghezza necessarie per permettere un adeguato spazio di accesso nell’autorimessa, alla flessibilità d’uso e alla possibilità di trasformazioni future. Il piano terra prevede un solo affaccio sul lato sud del piazzale per l’accesso dei mezzi di soccorso. In questo piano si trova anche la grande sala di controllo, progettata in maniera tale da assicurare una visione contemporanea sia della autorimessa sia dello spazio esterno. Il primo piano, invece, è aperto sui due fronti, accessibile da parte del personale e visitatori dal lato nord nel quale è anche presente l’ingresso istituzionale dell’edificio.
L’ingresso si colloca planimetricamente in linea con la torre delle scale e insieme formano la testata est del volume. A dividere l’atrio dalle scale vi è a sud un corridoio che conferisce accesso a tutti gli ambienti del primo piano, non solo con una funzione puramente distributiva ma che vuole essere anche luogo di socializzazione e incontro tra i volontari e membri della comunità, fornendo al contempo un affaccio sul piazzale delle esercitazioni sottostante. Il disegno degli spazi si espande per coinvolgere anche il resto del lotto. L’area, infatti, è ritmata da quattro accessi posti a livelli differenti, che si articolano secondo via Marnighe e che si congiungono lungo una promenade architetturale, costituita da una piazza triangolare, da rampe in lieve pendenza, da un parcheggio per dieci posti auto e da un’ulteriore piazza pavimentata. Dal punto di vista energetico, l’edificio sarà a energia quasi zero (Nzeb); l’opera è interamente finanziata con fondi comunali per 2 milioni e mezzo di euro. A seguito dell’approvazione del progetto preliminare si procede con l’affidamento dei successivi livelli di progettazione. Entro la fine del prossimo anno l’inizio lavori della durata prevista di 15 mesi.