Calderoli sui bimbi spariti da Bolzano: "Leggi italiane non valgono a casa nostra"
Il vicepresidente del Senato interviene sulla vicenda di Jamel Methenni, il padre tunisino che ha lasciato Bolzano sottraendo alla madre, Rosa Mezzina, i figli di 2 e 4 anni.
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ROMA. «Un grave e inquietante esempio di come le leggi italiane non valgono a casa nostra, dove invece valgono le leggi di certi Paesi islamici, dove la donna è considerata inferiore all'uomo, arriva dalla triste vicenda di Bolzano, la vicenda di quei due bimbi rapiti dal padre tunisino e portati in Tunisia all'insaputa della madre separata che ne aveva ottenuto il legale affidamento».
Lo afferma il leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato. «Adesso scopriamo che l'uomo ha superato le frontiere con documenti assolutamente validi perché il Consolato tunisino in Italia gli ha concesso un passaporto per l'espatrio, espatrio a questo punto illegale, fornendogli nuovi passaporti tunisini, a lui e ai bambini, dopo che i passaporti italiani dei piccoli erano stati preventivamente sequestrati dalla famiglia della madre».
«Documenti tunisini per i bambini rilasciati senza l'assenso della mamma, nonostante avesse avuto l'affidamento dei figli: eppure nessuno l'ha interpellata per il rilascio di documenti che hanno permesso di strapparle i figli e portarli in Tunisia, questo perché per la Tunisia evidentemente la madre non ha alcun diritto sui figli. Bene che ora la Farnesina si attivi, ma ormai è tardi, ma il consolato tunisino che ha preso in giro le nostre leggi deve risponderne e magari potremmo rispedire a Tunisi il loro corpo diplomatico, in quanto non gradito, almeno fino a quanto i due bimbi non torneranno a Bolzano dalla mamma, come previsto dalle nostre leggi, dato che in teoria in Italia valgono le leggi italiane e non quelle tunisine...», conclude Calderoli.