IL CASO

Caldaro, chiuso l'accesso pubblico al lago: "assembramenti incontrollati"

Ordinanza della sindaca Gertrud Benin Bernard. Accesso consentito ai soli caldaresi a fasce orarie



CALDARO. Accesso vietato al lago di Caldaro. A firmare l'ordinanza, che vale "per la durata dello stato di emergenza fino al 31 luglio", è stata ieri mattina la sindaca Gertrud Benin Bernard. Il motivo? «Ripetuti e incontrollati assembramenti». Interessata la zona tra l'impianto balneare Lido (di proprietà comunale) e il Club velico.

I problemi si sono registrati in particolare nel fine settimana dal 30 maggio al 2 giugno. «A ridosso dell'accesso libero al lago - precisa la sindaca - vicino al Lido comunale si sono ammassati tanti giovani provenienti soprattutto dal circondario e in gran parte da Bolzano. I ragazzi non avevano le mascherine, non si sono attenuti alle regole del distanziamento sociale e nonostante la chiusura volevano usare le cabine».

Accesso consentito ai soli caldaresi. «L'accesso libero al lago per i residenti a Caldaro - precisa la sindaca nell'ordinanza - è garantito giornalmente tra le 6.30 e le 8.30 ma anche tra le 19 e le 21 sul pontile del lido». 

Resano aperti naturalmente gli impianti balneari privati (Gretl am See e Seegarten).













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