Bimba morta per malaria, altri tre indagati al Santa Chiara
Si tratta di due infermiere e di un medico non più in servizio nel reparto di pediatria. Richiesto un parere tecnico sulla compresenza di bambini infetti e non
TRENTO. Altri tre indagati si aggiungono all’infermiera che era stata iscritta nel registro degli indagati a fine marzo dello scorso anno per la morte di Sofia Zago, la bambina di Trento morta il 4 settembre di due anni fa, dopo esser stata contagiata dalla malaria mentre era ricoverata nel reparto di pediatria del Santa Chiara. Si tratta di due sue colleghe e un medico non più in servizio nel reparto. Come è noto per l'infermiera il pm Gallina aveva chiesto due volte l'archiviazione, respinta in entrambi i casi dal gip.
Ora all'omicidio colposo si aggiunge anche la previsione di un ulteriore reato che è quello di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario.
C’è poi la richiesta di un incidente probatorio. Si tratta, in pratica, di trovare risposte a due domande. Prima di tutto se il fatto che nello stesso reparto fossero ricoverati sia bambini con la malaria che non infetti risponda a dei criteri di diligenza, perizia e prudenza. Si tratta poi di capire, con l'aiuto di un esperto, per quanto tempo il sangue infetto dalla malaria possa mantenere la carica batterica. Il contagio infatti potrebbe essere avvenuto in bagno o in un’area comune perché una delle piccole malate di malaria avrebbe sofferto di frequenti episodi di epistassi.