Benno Neumair, la difesa: «Ad armarlo è stata la sua malattia»
In Corte d’assise parla l’avvocato Angelo Polo: «Condannatelo a guarire e a chiedere scusa» (foto DLife)
BOLZANO. "Erano omicidi annunciati". Lo ha detto oggi (18 novembre) il difensore di Benno Neumair, l'avvocato Angelo Polo, durante le conclusioni del processo davanti alla Corte d'assise a Bolzano per l’omicidio di Laura Perselli e Peter Neumair, di cui il figlio Benno è reo confesso.
Tutto il suo intervento è stato incentrato sulla patologia psichica della quale il giovane soffrirebbe e che sarebbe l'unica causa del delitto. "Ad armare la sua mano è stata la sua malattia", ha detto, parlando del delitto come una "furia narcisista".
"Non mi piace Benno", ha detto Polo in riferimento alla mancanza di rimorso, parlando poi però del "sordo dolore della malattia mentale che dobbiamo conoscere per averne rispetto". "Condannatelo a guarire e quindi a piangere e a chiedere scusa e a tornare tra noi un giorno lontano, sì, ma pur sempre albeggiante", ha proseguito.
Polo ha ripercorso la vita dell'imputato, evidenziando tutti gli episodi (come l'autolesionismo) che testimonierebbero la malattia psichica e il suo "disperato bisogno di avere un riconoscimento narcisistico da parte dei genitori". I genitori - ha proseguito - hanno messo in guardia la sorella Madè di non discutere mai sola con il fratello e la stessa sorella aveva detto che Benno aveva "un modo di guardarci che faceva paura".
Domani l'altro legale di Benno, l'avvocato Flavio Moccia, formulerà la richiesta della difesa. La sentenza è attesa poi in serata.