Banco Alimentare, sono 10mila le persone aiutate in Trentino Alto Adige
Incontro tra politica e volontariato: ridotto il canone di locazione del Banco Alimentare, ma il dato che emerge dal confronto è preoccupante
TRENTO. L’incontro tra il mondo della politica – rappresentata dall’assessore provinciale trentino Simone Marchiori, con il presidente di Patrimonio del Trentino Andrea Maria Villotti – e il Banco Alimentare (incarnati dal direttore Giovanni Vultaggio e dal presidente Duilio Porro), è stata sicuramente un’occasione per congiungere i due mondi, ma quello che ne emerge è un dato quantomeno preoccupante: sono 10mila le persone in regione ad usufruire dei servizi del Banco, che ha sede a Trento, in via Innsbruck.
ll banco è infatti attivo con una sede principale a Trento, ma con una operativa anche a Bolzano: si contano 50 volontari, responsabili della consegna dei prodotti alimentari ad enti come la Croce Rossa, Caritas o Trentino Solidale – sono 40 le realtà benefiche coinvolte.
Nel magazzino di via Innsbruck, a Trento – dove si è svolto l’incontro con gli assessori, durante il quale è stato comunicato il ribasso del canone di locazione sull’immobile da parte della Provincia, vengono stoccati generi a lunga conservazione, raccolti attraverso donazioni aziendali, giornate di Colletta alimentare o acquistate dall'associazione nazionale Banco Alimentare grazie al progetto FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti) dell'Unione europea, destinato a questi scopi.