"Banca Etruria, 15 milioni di euro le sofferenze causate da prestiti al gruppo del trentino Rigotti"
Al maxiprocesso di Arezzo parla un investigatore della Guardia di finanza.
LEGGI ANCHE: Duemila le parti civili
AREZZO. I conti di banca Etruria causarono ben 15 milioni di euro di sofferenze, secondo la Guardia di finanza, i prestiti concessi a otto società di Abm Network, gruppo facente capo al finanziere trentino Alberto Rigotti.
È quanto ha sottolineato oggi in aula, al maxiprocesso per bancarotta fraudolenta (il filone principale della vicenda dell'ex istituto di credito aretino, che vede 25 imputati), un teste, investigatore delle Fiamme gialle, il quale ha spiegato le dinamiche di indagine che hanno portato a ricostruire le concessioni di prestiti e a risalire a chi ne beneficiò.
Tra le sofferenze evidenziate una da 1,5 milioni euro per un prestito concesso alla società Sicily house per la costruzione di un campo da golf a Mazara del Vallo (Trapani). In questo caso le indagini avrebbero evidenziato anche contatti con imprenditori che apparirebbero "in odore" di mafia.
Domani nuova udienza in aula. Gli investigatori ricostruiranno il rinnovo del credito a Piero Isoldi, per un affare mediato, stando a quanto emerso dall'inchiesta, dal senatore Franco Bonferoni, amico dell'ex presidente Giuseppe Fornasari.