Attentato ad Antonio Megalizzi: condannato a 30 anni uno dei responsabili
E’ Audrey Mondjehi, che secondo la corte francese l’11 dicembre 2018 fornì le armi al responsabile materiale della strage in cui morì Megalizzi, ucciso con un colpo di proiettile
TRENTO. E’ stato condannato a 30 anni Audrey Mondjehi, principale imputato per l'attentato che a Strasburgo l’11 dicembre 2018 uccide Antonio Megalizzi, studente trentino di 29 anni.
L’autore materiale della strage fu il jihadista Chérif Chekatt, che quel giorno iniziò a sparare al mercatino di Natale della città francese e fu poi ucciso dalla polizia. A fornire le armi, però, fu proprio Audrey Mondjehi, ora condannato a 30 anni di carcere dalla Corte d'Assise di Parigi.
Megalizzi si trovava a Strasburgo in quanto giovane giornalista radiofonico inserito all'interno di progetti europei. Si trovava al mercatino quando i terroristi aprirono il fuoco al mercatino e fu colpito alla testa da un proiettile, entrando in coma e morendo in ospedale tre giorni dopo.
Come spiegato dall’agenzia Adnkronos, il 42enne Chérif Chekatt, di nazionalità ivoriana, è stato giudicato colpevole di cospirazione per commettere un atto terroristico, a causa della sua "relazione molto stretta" con l'attentatore e perché "era a conoscenza della radicalizzazione violenta", come dichiarato dal presidente della Corte d'Assise di Parigi. L'uomo è stato anche condannato a un divieto permanente di accesso al territorio francese.
"Il mio pensiero e il mio dolore vanno a tutte le vittime. Per tutta la vita mi pentirò di quello che è successo - ha dichiarato Mondjehi stamattina, quando gli è stata data la parola per l'ultima volta prima che la corte si ritirasse per deliberare.