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Assegno fino a 400 euro alle vittime di violenza in Trentino

Approvati i criteri per l’intervento di autodeterminazione: andrà da tre a 12 mesi 



TRENTO. La Giunta provinciale di Trento ha approvato i criteri e le condizioni di accesso all'assegno di autodeterminazione riservato alle donne vittime di violenza.

L'intervento - informa una nota - si inserisce nella risposta complessiva al fenomeno data dal territorio, con la rete che unisce istituzioni, magistratura, forze dell'ordine, servizi pubblici, associazioni.

La misura consiste in un assegno mensile pari a 400 euro, ridotto a 200 euro se la richiedente è ospite di una struttura residenziale socio-assistenziale che garantisce anche il vitto. L'assegno è corrisposto per un periodo minimo di tre mesi e massimo di dodici mesi sulla base di quanto previsto dal piano personalizzato di intervento.

Le risorse utilizzate per finanziare questo intervento economico sono interamente provinciali. "L'assegno di autodeterminazione punta a rafforzare il sistema di protezione già applicato in provincia di Trento; è infatti slegato dalla prestazione lavorativa, dalla cittadinanza e dalle condizioni di soggiorno e serve come garanzia di indipendenza economica, e dunque concreta forma di sostegno, per le donne che intraprendono percorsi di fuoriuscita da relazioni violente", ha spiegato l'assessora alle politiche sociali Stefania Segnana.













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