Transdolomites: «Avanti con il progetto della ferrovia»
Riva. «Bene le prese di posizione da parte di amministratori attuali e passati dell’Alto Garda sulla ferrovia. Ora si vada avanti con la progettazione, perché le risorse si trovano»: lo dice Massimo...
Riva. «Bene le prese di posizione da parte di amministratori attuali e passati dell’Alto Garda sulla ferrovia. Ora si vada avanti con la progettazione, perché le risorse si trovano»: lo dice Massimo Girardi, presidente associazione Transdolomites, intervenendo nel dibattito ospitato in questi giorni sulle pagine del nostro quotidiano. Sulla questione si inserisce anche il consigliere provinciale M5S Alex Marini, che – riferendo di aver presentato un’interrogazione per chiedere informazioni sullo stato dell’arte – sottolinea che «nella legge di stabilità 2020 fu introdotta una disposizione di legge per predisporre uno studio di fattibilità. Tale studio è stato affidato a Rfi. Parallelamente alla disposizione di legge fu approvato un ordine del giorno che impegnava la giunta provinciale a produrre un'analisi più dettagliata sul modello trasportistico e su ruolo e funzioni dell’hub dell’Alto Garda».
«Transdolomites – spiega da parte sua Girardi – non può che apprezzare le prese di posizione di alcuni sindaci e albergatori dell’Alto Garda riguardo l’accelerazione della proposta riguardante il collegamento ferroviario Rovereto-Riva. La nostra associazione è portabandiera dell’auspicato collegamento Trento-Penia di Canazei via Val di Cembra, ma ha sempre avuto un’attenzione a 360 gradi, avanzando le proprie proposte volte a investire sulle ferrovie esistenti, Valsugana e Trento-Mezzana, e allo stesso tempo sostenendo il progetto della Rovereto-Riva, oltre che della ferrovia della Valdastico (Vicenza-Rovereto), che potrebbe diventare una valida alternativa al progetto della Valdastico stradale. L’accoppiata Monaco-Rovereto-Riva e Venezia-Rovereto via Valdastico metterebbe la zona del Garda nelle condizioni di essere raggiungibile via ferrovia dal Brennero e da Venezia. Siamo a esprimere pubblicamente il nostro apprezzamento per le dichiarazioni dei sindaci Cristina Santi e Alessandro Betta, nelle quali ci riconosciamo. Assieme ai cambiamenti climatici, la pandemia in corso sta insegnando in modo impietoso che un ambiente sano è una condizione essenziale per guardare al futuro. L’intelligenza non dovrebbe condurci a ragionare solo nel tempo circoscritto al Covd-19, ma anche sul tragico prezzo in vite umane (in Italia si stimano 60.000-80.000 morti all’anno) che stiamo pagando a causa dell’inquinamento atmosferico. Il Trentino non può esimersi da questa riflessione». M.CASS.