Sanificare in spiaggia, veto ambientalista
Riva. Il coordinamento ambientalista del Trentino non ha gradito la sperimentazione di sanificazione effettuata da Garda Trentino spa sulla spiaggia dei Sabbioni. «Comprendiamo la preoccupazione di...
Riva. Il coordinamento ambientalista del Trentino non ha gradito la sperimentazione di sanificazione effettuata da Garda Trentino spa sulla spiaggia dei Sabbioni. «Comprendiamo la preoccupazione di salvare una stagione turistica che appare almeno in parte compromessa, ma gli interventi ipotizzati per le spiagge potrebbero peggiorare la situazione. Dopo aver letto la notizia dell'esperimento condotto a Riva del Garda, per sanificare velocemente spiagge, locali e attrezzature, ci sentiamo in obbligo di intervenire, per evitare possibili danni alle persone, nonché all'ambiente e agli animali». «Disinfettare in maniera generalizzata e indifferenziata l'ambiente esterno potrebbe essere inutile perché non ci sono evidenze scientifiche che le superfici calpestabili come spiagge e aree verdi siano in qualche modo coinvolte nella trasmissione dei virus - scrivono -. Sulla questione è recentemente intervenuta l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha specificato come questo non solo sarebbe inutile ma addirittura dannoso, dichiarando che "Negli spazi esterni non è raccomandata la nebulizzazione o la fumigazione su larga scala in aree come strade o mercati aperti per il Covid-19 o altri agenti patogeni. Strade e marciapiedi non sono considerati vie di infezione per Covid-19. I disinfettanti spray, anche all’aperto, possono essere nocivi per la salute delle persone e causare irritazioni o danni agli occhi, alle vie respiratorie o alla pelle». Posizione condivisa dal Ministero della Salute, in quanto «non vi sono evidenze a supporto dell’efficacia della sanificazione delle strade e pavimentazioni esterne con prodotti chimici disinfettanti o igienizzanti».
«Ricordiamo anche che le spiagge e le aree verdi sono ambienti naturali ricchi di vita e verrebbero gravemente danneggiati dall'uso indiscriminato di sostanze disinfettanti. Mentre sono da incentivare le buone pratiche comportamentali quali il distanziamento fisico, l'igiene respiratoria e l'igiene delle mani, unitamente alla sanificazione delle attrezzature a disposizione della clientela e dei locali (bagni, spogliatoi, giochi, lettini, ecc.), nonché il corretto smaltimento di mascherine e guanti usati».