«Rifiuti, meglio il “vero” porta a porta»
Il Comitato soddisfatto per la posizione di Betta, ma lamenta che ad Arco il sistema di raccolta è misto
ARCO. Sono soddisfatti i membri del Comitato rifiuti zero dell’Alto Garda delle parole del sindaco di Arco Alessandro Betta in merito alla volontà di aumentare i controlli nelle isole ecologiche al fine di contrastare spiacevoli episodi di abbandono di rifiuti non conferibili. Una soddisfazione che però si scontra con la loro visione della gestione dei rifiuti e che non è identificabile con le scelte intraprese dalla Comunità di Valle. «Il Comitato Rifiuti Zero – Alto Garda e Ledro - scrivono - approva pienamente la posizione espressa da Betta sulla stampa, posizione - continuano - che è stata condivisa con lo stesso sindaco e l’assessora Silvia Girelli nel corso di una riunione tenutasi nel 2017. D’altra parte - sottolineano - si evidenza lo spiacevole fatto che tutti i comuni dell'Alto Garda, Arco compreso, stiano comunque portando avanti una raccolta rifiuti con un sistema porta a porta misto (stradale e porta a porta), invece di un sistema porta a porta spinto, che, come Comitato Rifiuti Zero, si era proposto in Comunità, con una proposta di delibera popolare (con allegata la documentazione di una raccolta di 1415 firme) che è stata bocciata assieme al relativo ricorso, dal Comitato Esecutivo. Altra negatività in merito ai rifiuti - tornano a precisare i membri del Comitato - sono le nuove isole ecologiche semiinterrate (59 in totale) che dovrebbero sostituire le attuali». Per il Comitato rifiuti zero passare a un sistema di isole ecologiche diverse, non cambierà di molto la situazione, in quanto, a loro dire, i controlli, anche se fatti con la video sorveglianza , non saranno perfetti, non raggiungeranno tutti i punti critici e nei sacchetti dei rifiuti depositati nelle campane, non si potrà controllare quello che l'utente andrà a smaltire. Per il Comitato la migliore soluzione è quella di un porta a porta spinto. (l.o.)