sul brione 

Quando le patate fanno spettacolo 

Grande Guerra: Egger la racconta con il tubero della Galizia


di Donato Riccadonna


RIVA. Patate di guerra. Questa in estrema sintesi il titolo della brillante idea che ha avuto nel 2014 Hannes Egger di Lana per il centenario della Prima guerra. Tra le centinaia di proposte che si sono succedute per 5 anni, l’idea di Egger è stata assolutamente originale e molto efficace, oltre che semplice. Nel 2014 è partito alla volta della Galizia, terra oggi divisa tra Polonia e Ucraina, dove molti nostri nonni nel 1914 sono morti combattendo contro i russi. Egger ci è andato con un camion bilico ed ha contattato un contadino che gli vendesse una decina di tonnellate di terra fertile scavata sui campi d battaglia. Ha affittato una pachera ed ha carico la terra. E’ andato al mercato ed ha comperato delle patate galiziane. E’ tornato in Alto Adige e al forte di Fortezza ha allestito un campo con la nera terra della Galizia. Ha seminato le patate galiziane e le ha coltivate, raccogliendole l’anno successivo. Il 2015 è stata la volta delle patate della val di Gresta, visto che nel 1915 è entrata in guerra l’Italia. E poi le patate di Verdun, città simbolo della guerra in Francia, quelle pusteresi e quest’anno, per concludere, quelle di Vienna, dove ha fatto un po’ fatica perché voleva proprio quelle della città capitale dell’allora Impero. E così ogni anno Egger aveva delle patate dei vari territori dell’Impero, cresciute nella terra galiziana e la sua personalissima performance, dal titolo “Terra”, non è stata altro che cucinare le patate e condividerle con le persone che partecipano all’evento. A Forte Garda sul Brione, dopo la presentazione itinerante dell’ultimo libro di Nicola Fontana, i presenti hanno gustato patate viennesi cresciute in terra galiziana ricca di schegge di bombe russe con contorno di pane altoatesino. Un menù particolarissimo e chissà che non sia giunto il momento di chiudere questo cerchio e digerire definitivamente centenario e, più in generale, il fantasma della guerra.

Iniziative 2018 da record sul Monte Brione. Il Forte Garda dal 17 giugno - giorno dell’inaugurazione dei nuovi spazi - al 14 ottobre, ha visto la presenza di 7500 visitatori e la Batteria di Mezzo, aperta una decina di volte dal gruppo Alpini di S. Alessandro, è stata visitata da un migliaio di persone. Alle 15 visite guidate in italiano e inglese e alle due visite notturne hanno partecipato 200 persone. E poi gli eventi: “L’angelo del soldato” della Compagnia delle nuvole, la mostra “ArteForte” curata dal Circuito Forti del Trentino, l’escursione animata “la guerra è finita” con la compagnia Teatri soffiati, l’escursione notturna “Bat night” curata dal Parco Fluviale della Sarca, “Sensazioni forti” di Miscele d’Aria e l’esibizione del Coro Castel di Arco. Infine al MAG la presentazione qualche giorno fa del libro di Quinto Antonelli “Cento anni di Grande guerra. Cerimonie, monumenti, memorie e contro memorie”.













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