Prelazione sull’area Ferrari, il Comune ora chiede i danni 

L’amministrazione di Arco vuole il risarcimento per il mancato rispetto degli accordi La decisione del Comune non blocca comunque l’acquisizione da parte di Bagozzi


di Leonardo Omezzolli


ARCO. La vicenda Ferrari Legnami - Bagozzi circa l’acquisizione dei capannoni limitrofi il magazzino comunale è tutt’altro che conclusa con l’amministrazione che ha tutte le intenzioni di portare la questione davanti a un giudice. La giunta comunale ha così dato incarico al proprio avvocato di aprire un procedimento e chiedere il risarcimento dei danni per il mancato ottemperamento degli accordi previsti dal diritto di prelazione. A quanto possa ammontare “il danno” non è ancora chiaro. Il compito di dare un valore al tempo e alle progettualità “sprecate” spetta ora all’amministrazione e agli assessori competenti che dovranno dare le motivazioni adeguate affinché il giudice possa stabilire se ci sia diritto di risarcimento e quindi farne un’adeguata valutazione economica. La conferma arriva dal primo cittadino Alessandro Betta che spiega come la volontà di procedere non sia dettata dal voler andare contro nessuno ma semplicemente di rimettersi nelle mani di un arbitro esterno.

«In giunta abbiamo deciso di aprire un procedimento - ha chiarito Betta -. Senza andare contro nessuno, senza dover trattare ma semplicemente di andare a vedere quello che il giudice deciderà nei confronti di quanto successo. Dal mio punto di vista - continua il sindaco - abbiamo fatto bene a esercitare il diritto di prelazione». A nulla sono servite le richieste dei consiglieri di opposizione di non avviare alcun procedimento per la richiesta di un risarcimento danni anche perché, sia secondo Andrea Ravagni che il Movimento 5 Stelle, su quei capannoni mancava una progettualità concreta. Proprio sulla visione di utilizzo futuro di quelle particelle verte la quantificazione economica dell’eventuale danno che Ferrari-Bagozzi dovrà risarcire. Vista l’assenza di veri progetti si dovrebbe comunque trattare di somme “irrisorie”. «Abbiamo autorizzato l’avvocato del comune a procedere con la richiesta di risarcimento danni - chiarisce l’assessore al patrimonio Tomaso Ricci -. Ora il nostro compito è spiegare perché questa acquisizione sarebbe stata strategica per il Comune.». Il procedimento che si aprirà non potrà comunque bloccare l’acquisizione da parte della ditta Bagozzi dei capannoni della Ferrari Legnami compresa l’ex Vetrogarda. Il diritto di prelazione del Comune sarebbe caduto, almeno secondo la Ferrari Legnami, dal momento che il Comune non ha formalizzato l’intenzione di acquisire in blocco le due particelle che Ferrari aveva messo in vendita. «Anche se va detto che sulla delibera - precisa Ricci - vi è data anche questa possibilità». Spetterà al tribunale chiarire chi abbia ragione.













Scuola & Ricerca

In primo piano