Precipita per venti metri, salvata da un albero
Riva, miracolata una donna tedesca di 68 anni caduta sul sentiero dei Contrabbandieri Un leccio cresciuto su una cengia ha fermato la caduta: solo qualche graffio per la turista
RIVA. Precipitare per venti metri lungo una parete verticale ed atterrare sulle fronde di un leccio cresciuto su una cengia a picco sul lago. Per poi rendersi conti di avere solo qualche graffio. Un’avventura che una donna tedesca - davvero miracolata - potrà raccontare a familiari ed amici non appena si riprenderà dallo spavento. L’incidente è avvenuto ieri poco dopo le 15 lungo il tracciolino, il sentiero dei Contrabbandieri a picco sul Garda che, realizzato ad inizio del secolo scorso, idealmente doveva collegare Riva a Limone. Un percorso suggestivo, con alcune difficoltà alpinistiche. La donna, attrezzata con casco e imbrago, si trovava in compagnia del marito ed era arrivata ormai alla fine del percorso, dove un cordino d’acciaio aiuta a superare un tratto strapiombante. Con ogni probabilità la sessantottenne è scivolata precipitando nel vuoto. Una situazione potenzialmente mortale visto che sotto c’erano 150 metri prima di arrivare al lago. Il destino ci ha messo del suo: dove venti metri di caduta libera, sotto i suoi piedi la donna ha trovato le morbide fronde di un leccio che ha piantato le radici su una cengia. Lì la donna si è fermata.
Sotto choc, il marito ha raggiunto Pregasina e ha dato l’allarme. Subito sono stati allertati l’elisoccorso e i tecnici del soccorso alpino di Riva coordinati dal capostazione Danilo Morandi. Non è stato semplice individuare la donna, innanzitutto perché le indicazioni iniziali non erano chiare, poi perché la turista si trovava a ridosso della parete. È stata una guida alpina che si trovava in zona a vedere la donna e ad indicare il punto esatto, a circa 500 metri dall’Hotel Pier. Due tecnici del soccorso alpino hanno raggiunto il luogo e hanno calato per sessanta metri una corda fissa. La donna, spaventata ma quasi illesa (aveva solo qualche graffio), ha atteso in piedi l’arrivo dei soccorsi. È stata quindi portata in un luogo sicuro per il recupero con l’elicottero e successivamente trasportata al S.Chiara di Trento per accertamenti.