Parchi senza cani, (quasi) tutti d’accordo
Arco, la proposta del sindaco raccoglie consensi anche tra chi ha un quattrozampe. Ma c’è chi dissente: «Non è giusto»
ARCO. Divieto di accesso ai cani nei parco giochi di Arco. Lo ha annunciato il primo cittadino Alessandro Betta che ha subito definito la proposta dell’amministrazione come una questione di sanità e civiltà. «Non è un processo a tutti i possessori di cani - ha precisato Betta -. È una questione dovuta a quei padroni che non fanno il proprio dovere e che, non solo nelle aree gioco, ma anche per le strade, nelle campagne e nei parchi pubblici non raccolgono le deiezioni».
Il punto di vista del sindaco è quindi quello di far sì che le aree dedicate ai giochi dei bambini siano il più pulite possibili e che non vi si possano trovare escrementi o urine dei tanti “Fido” che sempre più si vedono a passeggio con i propri padroni anche nel Comune di Arco. Il popolo degli amanti del migliore amico dell’uomo si divide tra chi è a favore dell’istituzione del divieto e chi, invece, crede non sia necessario, ma che basterebbe responsabilizzare e punire i trasgressori, visto che è già presente un’ordinanza che obbliga i padroni ad avere con sé i sacchetti per la raccolta degli escrementi. «Già in molte città è fatto divieto di accesso nei parco giochi - ha precisato Betta - e da noi questa norma è in vigore nel parco di Bolognano. Quello che vorremmo fare è dare uniformità al regolamento così da normalizzare la situazione». «Non siamo d’accordo con quanto annunciato - hanno spiegato Barbara e Antonio Arese a spasso con Haiku -. Noi abbiamo sempre a portata di mano gli appositi sacchetti e quello che bisogna fare è andare a colpire i padroni che non rispettano le regole che già ci sono. Noi con il nostro cane andiamo ovunque, anche nei negozi. La vera maleducazione sta nel padrone e lì bisogna agire». Che i cani dovrebbero stare fuori dalle aree dedicate ai bambini lo sostengono Ferruccio Pincelli e la moglie Mirella a spasso con Rum. «Secondo noi è una buona norma - ammettono - Potrebbe essere pericoloso per i bambini che vi sono all’interno, ma la questione è più ampia e deve concentrarsi sul far rispettare ovunque le regole. Basterebbe quello e di escrementi in giro per le strade non se ne troverebbero più». Della stessa opinione Renzo Bertamini a spasso con Kira. «Se i vigili iniziassero a fermare chi passeggia con i cani e a verificare se hanno con sé i sacchetti si sarebbe risolto il problema a priori e non staremmo qui a parlare di divieti in uno o in altri luoghi. Per quanto riguarda i parco giochi, comunque, sono d’accordo». Discorde invece l’opinione di Francesca Ceccarelli, neomamma a passeggio con Cesare. «Io li farei entrare anche nei parco giochi - ha ammesso -. Certo, con la museruola e il guinzaglio corto. Non credo che il tema sanità abbia senso, il pavimento non è certo sterile e quello che calpesta un cane lo calpestano le scarpe dei bambini e di noi che vi entriamo». Divieto di accesso ai cani per Danat Jetmir, padre e frequentatore insieme al proprio figlio del parco giochi di Arco. «È una questione di sicurezza - ha spiegato -. I bambini corrono, magari calpestano senza volerlo le zampe o le code dei cagnolini e questi si possono arrabbiare e possono attaccare».