Ottobre e De Laurentis lanciano la lista unica 

Alla Campagnola il primo incontro politico in vista delle elezioni provinciali: l’obiettivo è fare fronte unito. Presenti diversi amministratori e molti volti noti


di Leonardo Omezzolli


ALTO GARDA. Uniti dal medesimo obiettivo, ridare all’Alto Garda un ruolo centrale nella politica trentina. Mauro Ottobre, martedì sera, ha chiamato a raccolta diversi rappresentanti della società civile e della politica altogardesana. In tanti hanno risposto all’appello partecipando all’incontro che si è svolto alla Campagnola. L’idea ha raccolto un sostanzioso e trasversale interesse tanto che di volti noti che hanno preso la parola ce ne erano in abbondanza.

Fra tutti spicca anche il “rivale” storico del fondatore di Autonomia Dinamica, l’arcense Roberto De Laurentis. L’ex presidente degli artigiani non disdegna la proposta rilanciandola non solo all’Alto Garda, ma a tutto il Trentino. «Potrebbe essere una buona idea, non sciocca, che mi sono permesso di rilanciare un po’ di più perché secondo me è giunto il momento di smetterla di parlare solo e unicamente del proprio elettorato – commenta De Laurentis - quando si assume un ruolo pubblico non ti devi chiedere da che parte proviene il tuo elettorato. Ho sempre pensato e bisogna pensare di lavorare per tutti, indistintamente. Se un progetto del genere ha un senso, lo ha partendo dall’Alto Garda per estenderlo a tutti quanti». Chiare le linee guida del presidente uscente della Fondazione Comunità di Arco: «È ora di smettere di fare opere pubbliche per soddisfare un determinato elettorato e non farne altre perché in quella zona non ho voti. Si deve ritornare a un qualche cosa che sia un contenitore con delle idee, tornare a un qualche cosa che somigli a un partito, che produca gente capace di governare e non a liste dove l’importante è che ne venga eletto uno specifico. Ci sono liste nelle quali l’importante non è che vinca il centrosinistra, centrodestra o centro, l’importante è che venga eletto un determinato candidato». La serata ha visto la partecipazione del farmacista Carlo Tamanini, molto severo con le amministrazioni locali, di Romano Calzà, presidente della Coldiretti Alto Garda e Ledro, Giorgio Planchestainer, presidente di Agraria, Massimo Malossini, direttore dell'istituto alberghiero di Varone, Ennio Meneghelli, già presidente di Ingarda e attuale membro del Cda dell’aeroporto Catullo di Verona, Ginetta Santoni, presidente del consiglio comunale di Dro, Franca Bazzanella, consigliera comunale di Riva. Tra il pubblico anche il sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi.

È emerso che oltre il 74% della popolazione dell’Alto Garda non sceglierebbe per propri rappresentanti nomi locali, ma darebbe preferenze terze. «Continuiamo - chiede Ottobre - a farci rappresentare da persone che non sono del nostro territorio o siamo in grado di essere noi gli attori protagonisti? L’appello è rivolto anche ai tre sindaci civici e alle liste civiche per unire politicamente il territorio». (l.o.)













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