Modena: «Ovunque è andato, ha lasciato un’impronta»

ARCO. Tra le persone che hanno espresso cordoglio per la scomparsa di Albino Marchi c’è anche un rivano doc, Carlo Modena, che per l’amico spende parole commosse.«La notizia mi ha sorpreso ieri sera...



ARCO. Tra le persone che hanno espresso cordoglio per la scomparsa di Albino Marchi c’è anche un rivano doc, Carlo Modena, che per l’amico spende parole commosse.

«La notizia mi ha sorpreso ieri sera e, anche se , purtroppo, da un po’ di tempo si poteva immaginare l’epilogo - scrive Carlo Modena - mi ha sconvolto. Albino è stato, nel percorso della nostra generazione, un protagonista vero, onesto, sincero, franco, amico.

Arco è in lutto, e ne ha ben donde. È andato avanti un archese vero, uno degli esempi di chi ha dedicato anima e corpo (e mai detto può essere più vero) alla sua città, nei diversi ruoli e nei diversi campi in cui ha operato e lasciato la propria impronta. Lo ha fatto sempre con amore, convinzione e spesso con la leggerezza del divertimento.

Ma Riva, nel lutto e nel ricordo, non può essere da meno. Perché se Albino , nell’abituale folcloristico “cazzeggio” legato al campanile è stato come molti di noi custode dei propri simboli ( il castello per lui, archese, il lago per noi “meridionali”) ha insieme a noi partecipato, costruito, scherzato progettato. Era con noi alla rinascita della Notte di Fiaba ed in altre innumerevoli iniziative, come pure siamo stati con lui al Carnevale. Proprio un anno fa, allo spettacolo di Mario Matteotti all’oratorio mi volle vicino a lui sul palco per lanciare a me, rivano “accettato” ad Arco, ed al padrone di casa, un messaggio-invito , forse un altro sogno, quello di pensare d un carnevale Arco- Riva.

Una delle sue ultime proposte prima di consegnare al Comune i libroni della Storia, libroni ( in cui c’è molto anche delle nostre storie) di cui una pagina dovrà contenere questo ultimo “verbale” quello del saluto e del ringraziamento, di avere potuto percorrere un tratto di strada con lui .Ciao Albino. Indimenticabile!»













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