«Loppio-Busa, senza il quarto stralcio Arco rischia di scoppiare»
L’allarme dell’assessore Ricci: «Il tunnel peggiorerà la situazione senza collegamento con il Cretaccio Bolognano vicina al collasso. La circonvallazione nord doveva bypassare la Moletta, un errore non farlo»
ARCO. La stagione turistica entra sempre più nel vivo e puntuali come ogni anno si sono verificate le lunghe code in tutto l’Alto Garda, con paralisi della viabilità in ingresso e in uscita dal Basso Sarca. Contemporaneamente un allarme ben più preoccupante viene lanciato dall’assessore arcense Tomaso Ricci che evidenzia come la già critica situazione viabilistica arriverà quasi certamente al collasso con il completamento del tunnel della San Giovanni Cretaccio. Questo perché al momento non vi è certezza sull’ultimo stralcio del famoso collegamento con la Vallagarina, quello cioè che dall’uscita del tunnel alla discarica della Maza dovrà portare le autovetture a valle in località Cretaccio per poi diramarle in tutta la piana e nei vari centri d’interesse. Visto l’assenza di questo ultimo pacchetto dell’opera i progettisti della Provincia hanno già pensato e predisposto il progetto per una bretellina che porterà tutto il flusso in uscita dal tunnel lungo la statale della Maza (Ss 240 dir) in direzione di Bolognano da dove procederà fino alla rotatoria arcense della circonvallazione e qui si dividerà tra chi vorrà raggiungere il lago andando verso Torbole, Linfano e Riva e chi verso Trento.
Secondo Ricci non vi è una struttura viaria tra quelle presenti che possa sorreggere il carico veicolare, né verso il Garda con le due rotatorie (compresa quella al Centro Omega) inadeguate, né verso Dro, dove la cosiddetta circonvallazione nord (da Caneve ai Frati cappuccini) già ora non risolve l’attuale carico veicolare con colonne intense fino alla Moletta. «La Provincia - spiega Ricci - ha sbagliato tutto con la circonvallazione nord. Tutti i sabati, tutte le domeniche e tutti i ponti assistiamo a incolonnamenti e al blocco completo del traffico». Qui le cose sarebbero potute essere diverse ed è lo stesso Ricci a ricordarle. «Nei primi anni 2000 avevo costituito un comitato per insistere nella realizzazione alternativa dell’attuale circonvallazione nord - spiega Ricci -. Sostenevamo che le cose così come poi sono state realizzate avrebbero peggiorato la situazione. Diversamente chiedevamo di portare tutto, anche attraverso un tunnel a dopo la Moletta».
Con la San Giovanni Cretaccio incompleta cosa succederà? Secondo l’assessore peggiorerà esponenzialmente la viabilità arcense. «Dalla Maza tutti, anche quelli che oggi vanno da Nago a Torbole e poi Riva - dichiara Ricci - andranno in direzione di Bolognano, poi sull’asse della circonvallazione arcense, incrementando e saturando ulteriormente il traffico. Già oggi la situazione è evidente, immaginiamoci cosa può succedere quando arriveranno a ultimare e aprire il tunnel». E che l’ultimo stralcio sia ancora lontano dalle dovute certezze lo conferma lo stesso assessore. «Auspichiamo che quello stralcio sia pronto in tempo. Ma si tratta di un’opera da qualche bella decina di milioni di euro».