ALTO GARDA. Tutto confermato, nessuna modifica ipotizzata né ipotizzabile. Nonostante i rilievi mossi, tra gli altri, dal consigliere Claudio Civettini, l’assessore provinciale alle infrastrutture e all’ambiente Mauro Gilmozzi tira dritto sulla Passo San Giovanni-Cretaccio.

L’esponente di Civica Trentina chiedeva conto della mancata previsione di un tunnel a doppia canna, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dell’opzione scelta (anche sulla ventilazione) e spingendo per l’applicazione di correttivi come ad esempio quello di realizzare «un tracciato a doppio fornice, ciascuno con due corsie di marcia normale unidirezionale, anche per via del fatto che il tunnel principale sarà affiancato da un’altra galleria parallela per la gestione delle emergenze dal diametro di 5 metri, collegata a quello principale da bypass». «Si conferma – la replica di Gilmozzi – che è prevista la realizzazione di una galleria a tre corsie della lunghezza di circa 2800 m. La larghezza delle corsie è pari a 3,75 metri per le corsie di marcia e 3,50 metri per la corsia di sorpasso in salita. Sono previste banchine laterali della larghezza di 1,5 metri. La pendenza del 5%, specie in questo caso in cui la lunghezza della tratta in discesa è inferiore ai 3 chilometri, è compatibile con la circolazione dei mezzi pesanti. Come dato di riferimento si pensi al tratto autostradale da Innsbruck al Brennero caratterizzato da decine di chilometri con pendenze comprese tra il 6 e l’8% e pendenze massime del 10%. Il progetto dell’opera è stato regolarmente approvato e appaltato e non vi è da apportare alcuna modifica. Il progetto comprende una puntuale relazione impiantistica, da cui non emerge alcuna criticità in termini di ventilazione. Il doppio fornice – conclude l’assessore – non si giustifica. Non vi sono da applicare correttivi».

(m.cass.)

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