«Il rumore esiste e va eliminato» 

L’assessore Miori ha contattato le fabbriche per risolvere i disagi lamentati dai residenti di San Giorgio



ARCO. «Per il momento non si è ancora attivato l’intervento di Appa. Stiamo, infatti, cercando di risolvere la questione direttamente con le aziende interessate». L’assessore comunale, con delega alle circoscrizioni, Stefano Miori prende posizione riguardo alle lamentele sollevate dai cittadini di San Giorgio e dal Comitato di partecipazione in merito ai problemi di inquinamento acustico (ne abbiamo scritto ieri). Da alcuni mesi, i residenti della zona – in particolare di via Cavallo – si trovano a subire le conseguenze di un fastidioso frastuono notturno. A preoccuparli, oltre il fatto che il rumore industriale in questione è riuscito a condurre molti di loro all’insonnia, la possibilità che possa raggiungere decibel tali da provocare anche dei disturbi alla salute. «Il problema c’è ed è evidente - afferma Miori, che nelle scorse settimane si è personalmente recato, di notte, in una delle abitazioni, per constatare in prima persona la presenza del baccano - la prima cosa che si è scelto di fare, come Comune, è stata quella di aprire un dialogo con tutte le aziende nei dintorni. Ogni fabbrica ha l’obbligo di sottostare ad alcuni limiti sulle emissioni sonore (il valore medio consentito, di notte, è pari a 40 decibel n.d.r.) e di monitorarle periodicamente. Abbiamo quindi chiesto di svolgere una serie di analisi e di misurazioni extra sul recente livello, così da individuare la sorgente di quel rumore che supera il valore consentito, per poi risolverlo».

L'intervento di Appa – l’Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente – arriverà dunque solo nell’eventualità in cui questo primo tentativo di risoluzione fallisse. «Se nessuna azienda presenterà e risolverà di sua spontanea volontà il problema, chiederemo all’ente provinciale di fare le sue rilevazioni - aggiunge l’assessore comunale - confidiamo comunque che la questione possa essere risolta a breve e certo, tassativamente, prima che ritorni la bella stagione e si ricominci a dormire con le finestre aperte». (k.d.e.)













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