ARCO. È stata presentata in Comunità di Valle con carattere d’urgenza una mozione per promuovere azioni concrete per la riapertura del Punto Nascite dell’ospedale di Arco e delle guardie mediche di Arco e Ledro anche a fronte dell’aumento dei disagi riscontrati dalle partorienti e dai cittadini dell’Alto Garda e Ledro. A proporla il gruppo consiliare Onestà partecipazione e ambiente, attraverso i consiglieri Angioletta Maino ed Ezio Viglietti.

«Si chiede - scrivono Maino e Viglietti - di convocare urgentemente il Consiglio della Salute per riesaminare la situazione sociosanitaria dell’Alto Garda e Ledro, in particolare riguardante il punto nascita e le guardie mediche, di sollecitare tutte le azioni necessarie per rendere il punto nascite di Arco rispondente ai requisiti di sicurezza richiesti dal Ministero della Salute, di evidenziare, nella relazione annuale del Consiglio della Salute, le criticità emerse dalla chiusura del punto nascita nell’ospedale di Arco e delle guardie mediche di Arco e Ledro e di presentare urgentemente all’Assessore alla Salute Luca Zeni, un documento specifico, sottoscritto da tutti i sindaci e dal presidente della Comunità, nel quale viene richiesto la riapertura del punto nascite nell’Ospedale di Arco e il ripristino delle guardie mediche».

Inoltre i consiglieri di minoranza chiedono di indire un’assemblea pubblica sul tema per informare la cittadinanza sulla reale situazione sociosanitaria altogardesana. Torna ad accendersi nuovamente il tema della sanità che negli ultimi anni ha tenuto banco nel dibattito politico, sia locale che nazionale. Numerosi gli interventi e i passaggi fatti sia nei vari civici consessi dei comuni del territorio sia nelle aule romane con interrogazioni da parte degli onorevoli di zona. Non ultima la cospicua raccolta firme da oltre 12 mila sottoscrizioni per ottenere la riapertura del punto nascite e il rispetto del diritto alla salute.

(l.o.)

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