Fedrigoni, i sindacati «convocano» Olivi 

Le sigle confederali hanno chiesto un incontro urgente all’assessore: «A breve il passaggio di proprietà, ma non abbiamo più notizie»



RIVA-ARCO. Continua l’incertezza per i lavoratori della Fedrigoni. La cessione del gruppo al fondo americano Bain Capital, stando a quanto ipotizzato nei mesi precedenti, dovrebbe ormai essere alle battute finali, ma i sindacati lamentano un’assenza di informazioni e dunque hanno chiesto in maniera unitaria un incontro urgente all’assessore provinciale Alessandro Olivi.

«Si sta avvicinando la data del closing (la conclusione delle operazioni di vendita, che risulterebbe in programma tra il 16 e il 19 di questo mese, dunque nei prossimi giorni) – hanno scritto Claudia Loro per Slc-Cgil, Lorenzo Pomini per Fistel-Cisl e Alan Tancredi per Uilcom-Uil sollecitando l’interessamento dell’assessorato provinciale – e a oggi non abbiamo alcuna informazione, e ciò sta generando preoccupazione nelle maestranze, nelle rappresentanze sindacali e nelle organizzazioni sindacali. Chiediamo pertanto all’assessorato di farsi parte attiva in questo processo e di convocarci al più presto». A questo punto, se davvero la chiusura della trattativa avverrà all’inizio della prossima settimana, non è chiaro se i sindacati riusciranno a incontrare Olivi (e se Olivi riuscirà a intercedere in qualche maniera con l’azienda) prima che i giochi siano fatti. Il precedente faccia a faccia sul tema – in quel caso a livello centrale – si era avuto in febbraio a Roma, al Ministero dello sviluppo economico. Alla riunione erano presenti Manuela Gatta del Ministero, Andrea Adorni in rappresentanza del gruppo, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di categoria nonché le rsa. L’azienda aveva illustrato alcuni aspetti della cessione del gruppo a Bain Capital, un fondo di natura prettamente finanziaria che comunque avrebbe garantito la propria intenzione a sviluppare oltre che il business anche la componente produttiva. Erano state confermate le difficoltà dell’area marchigiana, in particolare dello stabilimento di Fabriano che produce cartamoneta. Per quanto riguarda la cessione a Bain Capital (che avrebbe l’obiettivo di dare continuità produttiva e occupazionale al gruppo), Adorni aveva comunicato l’intenzione di calendarizzare degli incontri più serrati in vista della chiusura definitiva della trattativa che era prevista tra aprile e maggio, confermando anche possibili cambiamenti riguardanti la nomina di un nuovo amministratore delegato. I sindacati avevano chiesto espressamente al Ministero di svolgere un ruolo di garanzia rispetto al mantenimento degli attuali asset occupazionali e industriali, domandando di essere aggiornati sugli sviluppi. A quanto pare però l’aggiornamento non è stato puntuale e dunque ecco l’appello a Olivi. (m.cass.)













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