«Faccio il Comune unico con chi ci sta» 

Il sindaco di Arco Betta lancia l’appello ai colleghi dell’Alto Garda: «Siamo pronti ad unirci con chiunque, da nord a sud»


di Leonardo Omezzolli


ARCO. Per il Comune unico dell’Alto Garda i tempi potrebbero essere maturi. A sollevare nuovamente la tanto dibattuta tematica è il primo cittadino di Arco, Alessandro Betta, che senza entrare nelle dinamiche delle vicine amministrazioni apre a chiunque voglia aggregarsi. «Non mi permetto di dire agli altri Comuni che devono venire con noi - sintetizza Betta - ma chiunque voglia unirsi, noi ci siamo. Da nord a sud».

Per il sindaco di Arco occorre anche dare maggiore peso politico all’Alto Garda e non è da escludere che la proposta, sempre sostenuta da Betta, possa trovare nuovo slancio anche in considerazione delle recenti elezioni politiche. Nella visione in chiave arcense un comune unico potrebbe essere la sola strada percorribile per affrontare il futuro turistico, economico, amministrativo dell’Alto Garda e Betta sembra avere le idee chiare anche sulla gestione e il mantenimento delle diverse comunità territoriali che troverebbero un’espressione istituzionale nei Comitati di Partecipazione sparsi sul territorio. Un organo che il sindaco di Arco ha intenzione di sviluppare e ampliare proponendo al futuro nuovo assessore in più in giunta una delega specifica sui Comitati. «Comitati - ci tiene a sottolineare il sindaco Betta - che saranno il baluardo delle singole comunità e che fungeranno da organo di garanzia e avranno il compito di non far passare inosservate le istanze delle singole località anche e soprattutto in un’ottica di comune unico».

Insomma, mentre Dro e Drena si accingono a prendere in considerazione per la seconda volta la possibilità di fondersi, referendum che vedrà la luce quasi sicuramente dopo le elezioni provinciali di ottobre, Arco rilancia la partita e apre alla, ad oggi ancora remota, possibilità di una corsa a tre. Non è da escludere infatti, che se le parole di Betta trovassero terreno fertile, i tempi materiali darebbero la possibilità di ragionare non solo in linea ipotetica, ma anche pratica, in un possibile dialogo tra i comuni di Dro, Drena e Arco. «Io oggi non posso dire con chi andrei dei comuni altogardesani - sottolinea il primo cittadino arcense - però il Comune di Arco continua a gridarlo a gran voce: noi ci siamo con chi vuole esserci perché questo sogno è un nostro forte desiderio. Posso dire che Arco è pronta a fare un Comune unico con chi vuole farlo perché i tempi sono maturi». Per il sindaco arcense si tratterebbe di una scelta strategica, se non inevitabile, e riconosce che, non tanto dai vertici istituzionali, quanto dai cittadini, la voce sembra correre proprio in questa direzione. «Ritengo questo passo strategico - ammette Betta - con Dro e Drena che stanno cercando di unirsi. Drena, inteso come i suoi cittadini, continua a chiamarci e a guardare a un’unione anche verso di noi».













Scuola & Ricerca

In primo piano