Era ai domiciliari, ma chiedeva il saldo dei debiti di droga
Torna in carcere Benjamin Cardenas Cedeno, che tra Tenno e il passo del Ballino aveva costruito la sua "drug farm". E ' accusato anche di estorsione
ARCO. Da dicembre era ai domiciliari, a Tenno, per spaccio di droga. Nonostante le restrizioni, con la complicità di altre due persone, riusciva comunque a recapitare messaggi a quanti avevano debiti di droga con lui. Così Benjamin Cardenas Cedeno, origini panamensi ma naturalizzato italiano, 36 anni, residente a Tenno, è tornato in carcere a Spini anche con l’accusa di estorsione. Le sue attività furono scoperte alla fine del mese di novembre. Nei due appartamenti dell’uomo, tra Tenno e il passo del Ballino, non solo droga e denaro, nascosto in una cassa acustica dello stereo, ma anche una vera e propria “drug farm”.
Il livello superiore di una delle abitazioni, era stato predisposto interamente alla coltivazione della cannabis. C’erano 2 serre professionali a chiusura ermetica con ricircolo forzato dell’aria con filtri a carboni attivi, lampade, igrometri, termometri, molti fertilizzanti specifici per la coltivazione della cannabis, ormoni radicali della crescita e insetticidi, vasi, sacchi di terriccio, ventilatori, con all’interno 20 piante di cannabis suddivise per qualità. Quelle nella prima erano alte 1 metro circa mentre nella seconda erano alte circa 1 metro e 20.
Ai piedi del letto matrimoniale erano state trovate anche due teche per la germinazione intensiva del seme con ormoni radicali in apposite spugnette, contenenti 32 piantine di cannabis alte 15 cm, in crescita per sostituire le altre nelle serre. Nell’abitazione c’era anche il reparto di essiccazione, un ambiente con stendini per biancheria ed un deumidificatore che consentiva di ottenere il prodotto finito. Trovati vari involucri catalogati per peso e qualità dall’uomo.