Del Fabbro e Braus aprono al dialogo sulla Variante 15
Arco. «Non c’è stata alcuna mossa tattica». Per il primo cittadino di Arco Alessandro Betta le dimissioni del consigliere Simone Chiarani non sono state studiate a tavolino. «Appena saputo delle...
Arco. «Non c’è stata alcuna mossa tattica». Per il primo cittadino di Arco Alessandro Betta le dimissioni del consigliere Simone Chiarani non sono state studiate a tavolino. «Appena saputo delle dimissioni di Chiarani, persone della quale posso solo che parlare bene perché si è sempre mosso con azioni e prese di posizione di responsabilità, sono semplicemente iniziate alcune verifiche per cercare di capire se questo avesse avuto conseguenze sul numero legale. Tutto qui. Nulla di premeditato. Lo dimostra il fatto che stiamo già lavorando per sfruttare la proroga dell’ordinanza di Fugatti e ribadisco che siamo disponibili a dialogare per approvare nelle parti condivisibili questa variante che contiene molte risposte per le nostre comunità».
Disponibili al dialogo i consiglieri di “SiAmoArco”, Claudio Del Fabbro e Daniele Braus. «Siamo sempre stati disponibili al confronto - chiarisce Del Fabbro - e rinnoviamo la disponibilità a confrontarci, ma seriamente e non per portare in aula un documento blindato. Così fosse dovranno trovare da soli numeri per approvarla. Così com’è non è accettabile, c’è un evidente uso distorto della perequazione e nessuna progettazione per il futuro». Idee condivise anche dal candidato sindaco del centrodestra Giacomo Bernardi che ricorda i tentativi fatti dalla sua coalizione al tavolo con il Pd, il sindaco e l’assessore Stefano Miori per portare la variante ad essere «più sostenibile. Peccato - dichiara Bernardi - perché con la nostra mediazione avremmo potuto dare concretizzazione a quegli spazi che da tempo vengono richiesti».
Forte, invece, l’accusa dei consiglieri Giovanni Rullo, Andrea Ravagni e Bruna Todeschi per quanto accaduto in consiglio. «Il limite alla decenza è stato ampiamente superato. In accordo con l’ex acerrimo nemico, Mauro Ottobre, la maggioranza, con un tentativo spregiudicato quanto maldestro, deprecabile da ogni punto di vista, ha tentato il colpo di mano. Un’operazione machiavellica, di bassissimo livello etico, politico nonché dubbio sotto il profilo giuridico. Stiamo approfondendo gli eventuali risvolti legali di questa squallida vicenda politica». L.O.