«Da Trento garanzie sull’ultimo lotto della Loppio-Busa» 

Il presidente Malfer è sicuro che l’opera verrà completata Ottobre e Ravagni contro Ricci: «Lamentele fuori tempo»



ALTO GARDA. Alle preoccupazioni sollevate dall’assessore comunale Tomaso Ricci riguardo le criticità che potrebbero insorgere in conseguenza dell’apertura del tunnel della “San Giovanni-Cretaccio” prima della realizzazione dell’ultimo tratto dell’opera, replica il presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer che è costantemente in contatto con l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi per quanto concerne l’evoluzione dell’opera. «Non sono minimamente preoccupato», afferma Malfer. «La Provincia rispetterà quanto concordato a suo tempo - prosegue - tant’è che la settimana scorsa ero negli uffici a Trento e ho avuto modo di avere la certezza che metteranno in campo anche quest’ultimo stralcio. A riprova vi è il fatto che ci hanno chiesto, come l’ultima volta, di avere adeguato supporto da parte dell’architetto Zolin per quanto concerne la proposta di mitigazione del paesaggio inerente proprio l’ultimo tratto della San Giovanni Cretaccio. Ho quindi tutti gli elementi per dire che le cose andranno secondo il cronoprogramma annunciato a suo tempo». Al momento, però, quest’ultimo stralcio manca all’appello, sulla carta, e se è vero che il potenziamento di San Isidoro ha già preso il via, il tunnel è in procinto di essere assegnato e la bonifica della Maza è in fase di appalto, per il tratto che dall’uscita del tunnel stesso porta alla località Cretaccio, al momento, non vi è certezza scritta. Infatti, lo stesso progetto prevede un periodo non ben definito di transizione nel quale il traffico, mediante bretellina sarà condotto dal tunnel lungo la statale di Bolognano e quindi sulle circonvallazioni di Arco che, come sottolineato dall’assessore Ricci, non sarebbero idonee a supportare tutto quel sovraccarico veicolare. Quanto questo periodo durerà dipenderà dal mantenimento delle promesse provinciali per le quali Malfer fa da garante.

Sull’argomento dice la sua anche il consigliere comunale Mauro Ottobre. «L’assessore Ricci mi sembra fuori tempo - commenta - mi sembra che il suo assessore di riferimento di partito sia proprio Gilmozzi. Non si capiscono queste esternazioni. Io da consigliere provinciale ho votato finanziarie che altrimenti non avrei votato, contenenti almeno 250 milioni di euro per fare il tunnel. Adesso lo fanno con 70 milioni. Quello che deve essere chiaro è che le code poi si sposteranno dentro il tunnel».

Anche il collega consigliere di minoranza Andrea Ravagni prende posizione: «Ricci ha ragione nel merito delle questioni sollevate ma avrebbe potuto votare contro, a suo tempo, alla richiesta della Provincia relativa alla conformità urbanistica del progetto». (l.o.)

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