Coop, tornano a crescere i ricavi netti 

Assemblea, ieri, per l’approvazione del bilancio. Nel 2017 i costi del personale ridotti di 500mila euro



RIVA. La “cura” sta dando i suoi frutti. Il lavoro che il commissario Maurizio Postal sta portando avanti ormai da un anno (la sua nomina risale al 9 giugno del 2017 e proseguirà fino al 9 giugno del 2019) ha consentito alla Cooperativa Consumatori Alto Garda di riportare in campana i dati di un bilancio che negli ultimi esercizi aveva fatto registrare perdite importanti. Le cifre economiche presentate, ieri sera, dal commissario Postal all’assemblea dei soci, convocata al Palacongressi di Riva ( appena un centinaio i presenti) per l’approvazione del bilancio, indicano un’inversione di tendenza rispetto all’ultimo esercizio che si era chiuso con una perdita di quasi 600mila euro mentre nel 2017 il “rosso” si è fermato a 370mila.

L’assemblea di ieri, oltre a dare il via libera al bilancio, è stata convocata anche per approvare l’operazione di aumento del capitale sociale mediante l’emissione di azioni, iniziativa volta a portare il patrimonio netto a valori non inferiori al prestito sociale. «E per completare il quadro del riassetto finanziario», come evidenziato nella relazione dal commissario e dalla sua vice Debora Pedrotti. Il dato relativo al prestito sociale è quello che preoccupa maggiormente: nel corso del 2017 è diminuito di 4,6 milioni, assestandosi intorno ai 6,5 milioni attuali.

I dati del bilancio 2017 forniti da Postal inducono ad un moderato ottimismo, soprattutto quelli relativi ai ricavi netti che sono passati dai 32,4 milioni del 2016 ai 32,8 milioni del 2017 con un incremento dell’1,2%. Anche la marginalità delle vendite è aumentata dal 24 al 25 per cento, «dovuta in gran parte al miglioramento degli sconti e dei ristorni riconosciuti da Sait alla nostra cooperativa come al resto del sistema delle cooperative di consumo trentine», è la spiegazione fornita dal commissario e dal vicecommissiario a tutti i soci, ai quali è stato consegnato, in apertura di assemblea, un libretto con riassunti i vari dati del bilancio.

Le note meno positive riguardano il personale, che in questo anno di “cura” ha dovuto compartecipare ai sacrifici per rimettere in sesto la cooperativa. La voce di costo, nel bilancio, riferita ai lavoratori ha registrato una riduzione di circa mezzo milione di euro conseguenza anche dei quindici licenziamenti effettuati nel corso dell’anno e che hanno portato da 168 a 153 i lavoratori presenti a libro paga. «Una riduzione della pianta organica prevista dal piano industriale e che è stata realizzata senza l’applicazione di licenziamenti collettivi», il commento di Postal nella sua relazione fornita nero su bianco ai soci. «Va riconosciuto - ha aggiunto il commissario - lo sforzo dei dipendenti sia sotto il profilo delle remunerazioni, sia sotto il profilo dell’impegno, che ha consentito di raggiungere una maggiore efficienza».

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